La vacanza non è un luogo, ma l’attitudine a creare momenti straordinari in cui nutrirsi di serenità, di bellezza, di gioia e che dona nuova leggerezza per ritornare alla cura di chi abbiamo accanto.
La curiosità è lo strumento che ti permette di uscire dagli schemi di pensiero acquisiti e può diventare la “chiave” per esplorare i significati che la persona di cui hai cura veicola con il proprio comportamento.
Un disagio molto comune per le persone che vivono con demenza e un argomento molto delicato, perché ha effetti sulla sua sfera psicologica e comportamentale. Non cercare di controllare: accogli il bisogno.
Possiamo immaginare la gentilezza come qualcosa dentro la quale tenerezza e delicatezza si mescolano. Essere gentili significa avere premura di tenere tra le nostre mani con tenerezza e delicatezza la relazione con noi stessi e con l’altro. Ciascuno di noi
Ognuno di noi ha voglia di portare più qualità di vita alle persone che vivono con demenza ma spesso non sappiamo come fare. Per questo motivo in Sente-mente® abbiamo creato il “Palazzo dei Bisogni e dei Desideri” che è diventato
Accompagnare una persona nel suo viaggio con la demenza ci fa entrare, con l’evolversi della malattia, sempre più nella sua sfera intima.
Quando la persona di cui abbiamo cura ha la necessità di venire aiutata nel compimento di parte o
Albino vive con la moglie Maria e la figlia Nicoletta in una casa vicino al centro del paese. Albino era un insegnante di educazione tecnica, da dieci anni è in pensione. Maria, invece si è occupata di crescere la figlia
Quanta energia è presente in un cuore ed una mente capaci di desiderare. E’ segno che essi non sono sopraffatti dalla sconfitta e dall’impotenza o dall’immaginare che nulla sia più possibile.
Quando ci troviamo sopraffatti, come in questo particolare periodo storico,
Danilo abita in una casa di campagna con la moglie Lucia. Sono pensionati e ora che i figli hanno lasciato “il nido”, trascorrono le giornate vivendo di valori semplici, gli stessi tramandati di generazione in generazione e seguendo il ciclo
Fin da piccoli siamo stati abituati a sentir dire “chi visse sperando, morì cantando”, come se la speranza fosse inutile, un’attitudine nella quale noi non forgiamo fino in fondo il nostro carattere e le nostre capacità.
Nel 2002 lo psicologo