Andare in vacanza con la persona che vive con demenza? Dall’impossibile al possibile
In vacanza con la persona che vive con demenza? La vacanza non è un luogo, ma l’attitudine a creare momenti straordinari in cui nutrirsi di serenità, di bellezza, di gioia e che dona nuova leggerezza per ritornare alla cura di chi abbiamo accanto.
“Lei è lì, come ogni giorno, seduta sulla sua poltrona. Una serie di azioni si susseguono, sempre uguali, giorno dopo giorno. Uguali per lei, uguali per me. Mi alzo, a volte sconquassata da una notte con frequenti risvegli, mi bagno gli occhi con un po’ d’acqua fresca per rimettermi al mondo, e poi via, ricomincio daccapo un nuovo giorno. Forza che è ora di alzarsi! Su, prendi le pastiglie! No mamma, il papà non c’è, è morto da 15 anni, si lo sapevi! Non ti puoi mettere il maglione, è estate! Gesti fotocopia che spengono ogni entusiasmo e trasformano le giornate in un’eterna giostra che mi avvilisce…che voglia di vacanza”
Per te, che sei un famigliare di una persona che vive con demenza, la quotidianità, con la sua ripetitività e impegno, può risucchiarti a volte in un vortice dove l’abitudine prende il sopravvento. Come animato da un pilota automatico, svolgi diligentemente e con efficienza ogni tuo compito, ma ti senti svuotato e forse insoddisfatto. La fatica dell’essere accanto alla persona di cui hai cura ogni giorno a volte si fa sentire più prepotentemente e si fa strada il desiderio di vacanza.
Riporta ora la mente alla tua ultima vacanza.
Quali sono gli ingredienti che l’hanno resa così speciale?
Sicuramente avere spazio per il riposo, tempi dilatati, passeggiate rilassanti e forse un buon libro. Il calore del sole, la brezza del mare e molti altri dettagli che ancora conservi nel cuore.
Ma c’è un elemento, che, come il sale, sono certa abbia dato sapore a tutto ciò: quell’emozione capace di risvegliare la tua attenzione, di aprire il tuo sguardo alla bellezza ed apprezzare lo spettacolo della natura intorno a te. Quel sentimento che ti ha spinto a stringere amicizie nuove, ad ascoltare racconti e a condividere i tuoi.
Si, la vacanza è una miccia che accende la tua curiosità conducendoti in uno spazio di entusiasmo e di novità dove nulla è scontato e con facilità porti l’attenzione al momento presente gustandone appieno il sapore.
E quando in vacanza non ci posso andare?
Certo, come famigliare la responsabilità della cura a volte non ti consente di programmare un periodo di vacanza come forse facevi un tempo, ma non dimenticare quanto sia fondamentale per te creare delle pause rigeneranti per dare qualità alla cura del tuo caro e alla cura di te stesso.
Spazi di tempo che interrompono la frenesia di giornate cariche di impegni.
Spazi dove il corpo sta bene e il cuore si dilata nutrendosi di momenti speciali.
Accendi questa possibilità e divertiti a programmare con creatività le tue pause, proprio come faresti per una vacanza:
- Fai una lista di persone che possono sostenerti nel realizzare la tua “vacanza” e scegli di contattarle per chiedere il loro aiuto. Più spesso di quello che credi le persone care sono felici di poter fare qualcosa di concreto per essere utili.
- Chiediti poi: “Quanto tempo mi posso regalare? Un paio di ore, mezza giornata?”
- Quando? Ogni martedì? In quale orario? Stabilire una giornata fissa ti aiuterà a trasformare la tua “vacanzina” in una piacevole e salutare routine.
- Dove? Un luogo vicino a casa che ti ispira tranquillità, un locale dove c’è un’atmosfera rilassante, una biblioteca interessante, un cinema che amavi frequentare, una visita guidata della tua città…
- Con chi? Ascoltati: solitudine e silenzio, oppure compagnia? Scegli persone che ti fanno stare bene, che ti fanno divertire, amici speciali con i quali puoi condividere momenti di serenità.
E se nel vortice delle tue giornate a volte vengono a galla dei desideri, coglili al volo, scrivili per non dimenticarli e al più presto dai loro vita, senza dare troppo ascolto a quella vocina dentro di te che continua a ripeterti che ci sono troppe cose da fare e che non hai tempo per cose inutili. Io la sento spesso, e tu?
La vacanza, quindi, non è necessariamente un luogo, ma l’attitudine a creare momenti straordinari nell’ordinarietà delle giornate. Momenti in cui nutrirsi di serenità, di bellezza, di gioia per ritornare poi alla cura di chi abbiamo accanto con più leggerezza e pace.
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