È un viaggio culturale e motivazionale attraverso le organizzazioni socio-sanitarie, capace di influenzare atteggiamenti e comportamenti.
La cultura organizzativa è “l’insieme di assunti fondamentali che un dato gruppo ha inventato, scoperto, sviluppato, imparando ad affrontare i suoi problemi di adattamento esterno ed integrazione interna e che hanno funzionato abbastanza bene da poter essere considerati validi e perciò insegnati ai nuovi membri come un modo corretto di percepire, pensare e sentire in relazione a quei problemi” scriveva Edgar H. Schein, il maggiore esperto nel campo della cultura organizzativa, inaugurata dalla sua ricerca, docente alla Sloan School of Management del Massachusetts Institute of Technology (MIT)
“La cultura è importante perché è un insieme di forze potenti, nascoste e spesso inconsce, che determinano il nostro comportamento individuale e collettivo, i modi della percezione, lo schema del pensiero e i valori. La cultura organizzativa in particolare è importante perché gli elementi culturali determinano strategie, obiettivi e modi di agire. I valori e lo schema di pensiero di leader e dirigenti sono in parte determinati dal loro bagaglio culturale e dalle loro esperienze comuni. Se si vuole rendere una organizzazione più efficiente ed efficace, allora si deve comprendere il ruolo giocato dalla cultura nella vita organizzativa”
Questo viaggio coinvolge tutti, a partire dal consiglio di amministrazione e dalla direzione; in modo capillare incontra poi tutti i protagonisti del processo assistenziale terapeutico, ma anche il personale amministrativo gli addetti alla cucina, alla lavanderia, all’igiene ambientale.
La motivazione è chiara: la creazione per tutti di un ben-essere capace di creare in ciascuno una sensazione di auto-efficacia, unica prevenzione alla demotivazione, al burn-out e quindi ai maltrattamenti.
“Il clima organizzativo consiste nel dare senso e ordine agli stimoli esterni. Il clima è una manifestazione della cultura” scriveva Schein nel 1990 ed ecco perché il clima interno dell’organizzazione va coltivato con pazienza, metodo e sapienza.
Il progetto che attivimo nelle organizzazioni ha lo scopo di avviare un nuovo modo di intendere l’assistenza, agendo su tutti i processi organizzativi del servizio.
Compreso lo stato dell’arte di quella organizzazione, prende il via un’azione triennale capace di traghettare l’organizzazione verso l’implementazione di nuove conoscenze, abilità, prassi assistenziali, misurazioni di qualità erogata, motivazione dei professionisti, coinvolgimento del territorio.
Gli interventi di consulenza e formazione riguardano quindi le seguenti aree:
- Organizzazione
- Sviluppo risorse umane
- Gestione del processo di assistenza e cura e relazione con i diversi servizi della struttura
- Formazione del personale con dispense, video, questionari ed esperienze
- Relazione con il residente
- Relazione con le famiglie
- Comunicazione e coinvolgimento del territorio.
Iniziare un viaggio con una nuova organizzazione per noi vuol dire avere chiara la meta:
1. MOTIVAZIONE
Aumento del senso di autoefficacia dei dipendenti e di una rinnovata motivazione a “essere” professionista e non solo a “fare prestazioni”.
2. BENESSERE DEI RESIDENTI
Aumento del benessere dei residenti e miglioramento della loro qualità di vita con una netta diminuzione dei lassativi, dei farmaci per il controllo del comportamento, della contenzione fisica;
3. SODDISFAZIONE DELLE FAMIGLIE
Aumento della soddisfazione delle famiglie, poiché si arricchisce di complicità e di lavoro di squadra la relazione. Si diminuiscono i conflitti e lo stress derivante dall’istituzionalizzazione del proprio caro;
4. NUOVI STIMOLI
Sviluppo, grazie ai nuovi stimoli, di un nuovo modo di agire, più ricco di soddisfazione senso di appartenenza
5. FIDUCIA
Aumento della fiducia tra i componenti dello staff come singoli e come team, aumento della propria attività e diminuzione di stress lavoro correlato, turnover e malattia, con maggiore capacità di leggere gli eventi sentinella precursori dei maltrattamenti;
6. BELLEZZA
Aumento della capacità di svelare la bellezza presente in sé stessi, nei residenti, nei colleghi e nelle famiglie, aumentando resilienza apprezzamento e senso di appartenenza;
6. POSSIBILITÀ
Sviluppo della capacità di traghettare le persone dall’impotenza alla possibilità, aumentando l’intelligenza emozionale dei singoli e dell’organizzazione.