Alzheimer: nell’essere carepartner lo stress è una parte da accogliere e trasformare
Ogni inverno l’Ersilia si sedeva al caldo e tutte le sere dopo cena si metteva al lavoro al suo filatoio a pedale e quel to-tloc-to-tloc si sentiva al piano di sotto e al piano di sopra. Noi sapevamo che ora era e che la nonna stava bene: faceva quello che aveva sempre fatto. Mi piaceva osservarla in quel devoto silenzio in cui lei lavorava assorta, senza pensieri. Filava e basta, più veloce pigiava il piede sul pedale in legno, più la ruota girava in fretta e il vello della pecora diventava filo di lana nelle sue mani. Era tutto una magia. Eppure quel to-tloc-to-tloc a volte poteva anche far sbuffare chi lo sentiva giorno dopo giorno.
È strano osservare l’immagine sfumata di quella ruota e ricordare le emozioni nell’essere accanto, comprese quelle fatiche che ti fanno sentire come se su quella ruota ci sei tu e ti sembra di non riuscire a tessere qualcosa di buono.
Per la salute e il benessere è importante trovare modi per avere cura di noi stessi, arricchire il forziere della resilienza con strumenti da mettere in pratica per attraversare i momenti in cui percepiamo maggiore stress.
Quanto può pesare un bicchiere d’acqua? 200gr? 300gr? Dipende dal bicchiere? Da quanta acqua c’è nel bicchiere?
Questa domanda è stata fatta da un professore della Facoltà di psicologia dell’Università di Berkley in California mentre entrando in aula teneva un bicchiere d’acqua in mano, per poi affermare: “il peso assoluto non ha importanza. Dipende da quanto tempo tieni in mano il bicchiere. Se lo tengo per un minuto, non è un problema. Se lo tengo per un’ora mi fa male il braccio. Se lo tengo per un giorno il mio braccio si sentirà paralizzato. In ogni caso il peso del bicchiere non cambia, ma più lo tengo in mano, più diventa pesante”.
Tutti i carepartner di persone che vivono con demenza sperimentano momenti di stress e non è possibile eliminarlo completamente: riveste la funzione importante di ispirarci all’azione, ma quando lo consideriamo con una accezione negativa e si protrae nel tempo, può fare la differenza per la nostra salute. “Portare” a lungo lo stress dentro di noi, ne moltiplica gli effetti: gli eventi, i cambiamenti, le preoccupazioni nella vita sono come quel bicchiere di acqua. Se ci si pensa un po’, non accade nulla. Ruminare quei pensieri più a lungo comincia a farci stare male. Se ci si pensa tutto il giorno, per più giorni, ci si sentirà sopraffatti, impotenti, incapaci di agire. Ecco perché è così importante avere e praticare strumenti con cui possiamo lasciare andare le “cose che ci stanno stressando”: abbiamo bisogno di attraversare e superare i momenti più intensi, ridurne gli effetti negativi su corpo e mente e rigenerare la nostra energia vitale. È essenziale riconnettersi nel momento presente e non lasciarsi pervadere giorno e notte dalle pre-occupazioni.
Posare quel bicchiere significa recuperare vitalità per essere accanto nella nostra miglior versione accanto alla persona che vive con demenza.
Scaricare a terra lo stress vale il proprio impegno quotidiano, ecco dieci consigli per posare quel bicchiere d’acqua prima che diventi pesante, comincia a sceglierne uno e praticalo nella tua quotidianità:
1. Respira: respira in modo consapevole e profondamente, aumenta la quantità di ossigeno nel sangue, questo ti aiuta a rilasciare velocemente le tensioni. La respirazione superficiale fa battere il cuore più velocemente e i muscoli si irrigidiscono: quando avverti stress, avvicina la mano all’ombelico, inspira lentamente attraverso il naso contando fino a 4 e osserva la tua mano che si muove, mentre la pancia si espande, trattieni il respiro contando fino a 7, ed espira lentamente contando fino a 8. Effettua alcune ripetizioni, finché avvertirai calma.
2. Abbi aspettative realistiche: è impossibile eliminare tutto lo stress, ma puoi ridurre al minimo l’effetto che percepisci come negativo che ha su di te e non lasciare che il fatto di sentirti stressato, ti causi ancora più stress. Solo un carepartner ben riposato, rilassato, al meglio della sua forma psicofisica può essere accanto al meglio e vivere istanti speciali con la persona che vive con demenza.
3. Fai delle micropause: ogni volta che riesci a scaricare quella sensazione di “carico di stress” ti sarà d’aiuto, anche solo per 5 minuti. Se questo significa dedicarti due minuti in più per visualizzare te stesso su una bellissima spiaggia o per respirare profondamente, fallo.
4. Dedicati effettive pause con regolarità: ne hai bisogno e te le meriti. Ottieni un supporto. Potrebbe sembrare non facile ottenere aiuto, ma è possibile creare una squadra in base alle risorse a tua disposizione (esplora le possibilità per trovare un sostegno, chiedi ai famigliari, ai vicini di casa, attingi alle organizzazioni locali e di volontariato, assumi per qualche ora un aiuto a domicilio ogni settimana, trova servizi di sollievo locali).
5. Pratica la gratitudine: è un modo semplice, rapido ed efficace per ridurre lo stress. Esprimere gratitudine significa notare che ci sono sempre cose belle nella vita, nonostante le difficoltà. Richiamare l’attenzione sulla Bellezza, sulle cose positive della tua vita, ti aiuta a cambiare punto di vista e ti permette di prendere consapevolezza che oltre la malattia, la vita pulsa. Che siano pochi secondi o qualche minuto, aggiungere gratitudine alla tua vita, protegge dal bornout, migliora la salute e la qualità della vita (Emmons & McCullough nel 2003).
> Tieni un diario della gratitudine idealmente una volta al giorno, apprezza e annota le cose belle e scrivi “grazie perché…”.
> Nota la bellezza della natura ogni giorno: non puoi fare una passeggiata? Spalancare la finestra e guardare fuori prestando attenzione ai dettagli, rinfresca ed appaga i sensi, ascoltare i suoni della natura sincronizza i due emisferi del cervello.
> Evita i mass-media a sfondo negativo e i film con contenuti “distruttivi”: i messaggi arrivano al cervello ed incrementano lo stress, elimina ciò che aggiunge negatività alla tua giornata.
> Quando hai un pensiero depotenziante, impegnati nel riformularlo e creati la biochimica del benessere (mi sento a pezzi > ho avuto una giornata impegnativa ed ora desidero rigenerare la mia vitalità).
> Abbraccia le sfide e trasformale in opportunità di crescita: quando affronti un evento sfidante, ricercane il messaggio, ringrazia per ciò che ti sta insegnando e per cosa ti ispira a fare accadere.
Stampa immagini che richiamano momenti per te positivi e arricchisci il tuo ambiente domestico, fai in modo che le pareti di casa tua ti parlino e ti riconducano alla serenità (puoi utilizzare le tue citazioni preferite o lasciare dei post-it con frasi potenzianti scritte da te)
6. Sorridi anche se non ne hai voglia, anche se non c’è proprio da ridere: il cervello non distingue un sorriso finto da uno vero, ma riconosce i muscoli che si attivano quando dipingi un sorriso sul tuo volto e ricrea la biochimica del benessere (il corpo entra in aiuto alla mente e il cervello riceve il messaggio “è tutto ok”)
7. Affermazioni positive: crea un’affermazione positiva e ripetila finché ti senti meglio (ho il coraggio per affrontare questa nuova sfida; alleno la resilienza e attraverso questo momento…)
8. Pratica l’arte dell’agire: forse anche tu ricordi tua nonna…non meditava “prendendo distanza da una situazione”, ma si immergeva totalmente in una azione e ne era completamente assorbita. Era presente e concentrata in ciò che faceva, senza pensieri. Immergiti in attività che ti conducono in questo magico flusso, in cui perdi la cognizione del tempo e di ciò che accade intorno, lascia andare i pensieri e rinnovale tue energie (lava i piatti, dedicati a coltivare l’orto, ricama, dipingi, cucina, fai ordine, sgrana una pannocchia…impegnati nel fare cose con le mani in silenzio).
9. Conduci il tuo corpo a muoversi: balla sulla melodia della tua canzone preferita, fai una passeggiata o cammina all’interno della tua casa , 4 salti, allunga e rilassa collo e spalle respirando profondamente.
10. Attingi alla fabbrica del coraggio: cerca nel tuo cuore e lascia che il coraggio germogli dalle paure e dall’impotenza che stai sperimentando.
In una vita fatta di instabilità il coraggio è una competenza fondamentale che ti aiuta sempre a trovare un equilibrio dentro le sue variabili: ci vuole coraggio per avere successo, per costruire una vita felice, per guardarti dentro e sentire soddisfazione; e anche quando sei giù il coraggio ti è utile per scegliere di rischiare, di nuotare controcorrente, di risalire; e ancora, devi vivere il coraggio nel lasciar andare, nel perdonare.
Letizia Espanoli
Programmare del tempo per avere cura di te è indispensabile per fare la manutenzione quotidiana della tua salute, è un investimento da coltivare per far fiorire la relazione con il tuo caro che vive con la demenza. Trova il tuoi ingredienti speciali per impastare al meglio la tua vita e illuminare la quotidianità.
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