14/52 Carezza: il tocco gentile dell’anima

In un mondo che si basa su competizione, frenesia e consumismo, una carezza può essere il gesto che ti salva la vita. Essa rappresenta “il tocco gentile dell’anima” con il quale allenare la tua capacità di prenderti a cuore il mondo. Nell’articolo due esercizi per creare benessere immediato.
Un tocco gentile è possibile oggi?
Nel modo in cui viviamo è davvero difficile parlare di “carezze” e di “tocco gentile dell’anima”. Il modello adottato dalla società moderna, ci porta a vivere giornate farcite di stress, conflittualità e fretta; esso ha spesso come obiettivo strategico il successo del singolo, il suo benessere e la sua comodità. Appare agli occhi come l’egoismo stia prendendo il sopravvento e, in nome di questo valore, tutti gli atti di gentilezza, cortesia e apertura vengono percepiti come qualità di persone deboli. Lo slogan che negli anni 80′ recitava “… per l’uomo (ma anche la donna) che non deve chiedere mai” è diventato la traccia da seguire.
Andare controcorrente sembra, in un simile contesto, una caratteristica da evitare. Ma è davvero così? E se essere gentile e saper donare tocchi gentili, attraverso parole e gesti, a se stessi e agli altri, fosse il passpartout di una vita ricca di soddisfazione, autorealizzazione, speranza e resilienza?
I benefici di una carezza
Attraverso l’osservazione scientifica delle persone e la raccolta dei dati relativi, la Psicologia Positiva e le Neuroscienze hanno evidenziato che il “tocco gentile” ha un effetto straordinario. Essere capaci di donarsi tocchi gentili, attraverso il dialogo interiore e i gesti che rivolgiamo a noi stessi, aumenta la sensazione di salute, benessere e di soddisfazione verso il nostro vivere. Saperli “offrire” agli altri invece stimola la produzione di “ossitocina”, il neurotrasmettitore che promuove i legami sociali e la fiducia verso il mondo esterno, con il risultato di aumentare intelligenza sociale, senso di appartenenza e benessere di comunità.
Parti da te
In Giorni Felici spesso raccontiamo come per migliorare il mondo esterno dobbiamo imparare a partire da noi.
“Non puoi portare gli altri laddove tu non sia già stato” – cit. Letizia Espanoli
La convinzione che le nostre situazioni di vita dipendano da situazioni, contingenze e comportamenti esterni, a volte prende il sopravvento e noi ci troviamo a indugiare nella palude dei “però loro, non è il momento, capitano tutte a me”. Ma c’è anche una buona notizia: è possibile, quando ne siamo consapevoli, donare a noi stessi momenti di serenità, gesti che sostengono e parole che incoraggiano ogni volta che ne sentiamo il bisogno. Dobbiamo solo sentire il momento e scegliere di immergerci in questa azione. Per questo ti chiedo, quando vivi un momento sfidante nel quale il tuo “Critico Interiore” si dà da fare per mettere in discussione tutto quel che fai, di fermarti qualche minuto e seguirmi in questa esperienza:
Attiva l’anima con un tocco gentile
- Inizia a fare qualche respiro; strofina le tue mani velocemente, senti il calore che produce l’azione e poi appoggiale delicatamente sui tuoi occhi, avvolgendo gentilmente il tuo viso; rimani lì per qualche respiro. Senti solo il calore che si diffonde.
- ora lentamente allunga il ritmo del respiro. Per 3 volte inspira, mentre ti dici “Porto una carezza dentro di me” e poi espira mentre ti esorti continuando con “e lascio andare le preoccupazioni che mi accompagnano”
- appoggia ora le mani sul tuo cuore, una sopra l’altra, come per riscaldarlo. Per 3 volte, mentre inspiri ti dici “Porto una carezza dentro di me” e mentre espiri continui affermando “ed ascolto il battito del mio cuore”
- lascia che ora le tue mani scendano sulla pancia e si dispongano intorno all’ombelico. Per 3 volte, mentre inspiri ti dici “Porto una carezza dentro di me” e mentre espiri termini con “ed ascolto le mie emozioni”
- fai ancora tre respiri e poi allunga verso l’esterno le braccia, lasciandole parallele al pavimento e mantenendo l’apertura delle spalle. E ora richiudile intorno a te, donandoti un “self hug” che attiva l’anima e che evidenzi l’amore incondizionato che provi per te; rimani lì ancora un poco e quando sei pronto, riprendi le tue attività.
La gentilezza come must delle proprie giornate
Il “tocco gentile dell’anima” comprende tutte le azioni che rivolte verso se stessi e verso gli altri parlano di attenzione, di cura, di bellezza.
“Abbiamo bisogno di ambasciatori di carezze, ambasciatori di delicatezza e di tenerezza” – dice Letizia Espanoli
Ecco allora che in questa settimana dedicata alla Carezza come “tocco gentile dell’anima” scegliere di diventare messaggeri di gentilezza e di apertura verso il sentire delle persone che ci vivono accanto può diventare un impegno speciale. Esso dona al semplice atto di vivere la Vita la connotazione di un gesto che nutre la bellezza, sprona alla gratitudine e rappresenta la pietra miliare per il benessere e la felicità.
Per questo ti invito a fare ancora un passo: preparare e gustare questa esperienza sarà davvero gratificante.
Distributore di “Tocchi Gentili”
Prenditi un pò di tempo nel week end per progettarla. Ti servirà una mezz’ora per pianificare e poi il tempo necessario per attuare il tuo “Tocco Gentile dell’anima”.
Prendi il tuo quaderno e, su una pagina bianca, inaugura la Raccolta delle “Cose Gentili”; poi fai la stessa cosa con le “Parole Gentili” ed i ” Gesti Gentili”; ogni sera della prossima settimana torna lì e aggiorna le liste che hai appena creato, aggiungendo sempre più spunti.
Poi, prendendo spunto da quell’elenco, trascrivi le voci e abbellisci la grafica su un foglio A4; ritaglia le frasi in tanti bigliettini che ripiegherai e metterai in un contenitore chiamato “Distributore di Tocchi Gentili”.
Ora scegli il luogo dove collocarlo, in sala sul tavolo grande, nella sala riunioni del luogo dove lavori, sul ripiano del bar dell’oratorio, ovunque le persone possano trovarlo; invitale giornalmente a prendere il proprio biglietto e a mettere in atto le azioni descritte.
Osservare le persone in azione è moltiplicare l’effetto sulla biochimica del tuo corpo: la gentilezza osservata agisce portandogli beneficio esattamente come se tu la stessi donando o ricevendo. Ti par poco?
Scegli il tuo “tocco gentile”
Essere consapevoli che un tocco gentile può migliorare la tua e l’altrui giornata è un must per portare più positività nel mondo. Ecco come piccole azioni possono impreziosire gli istanti e dare senso a situazioni sfidanti. Un tocco Gentile dell’anima, a volte salva proprio la Vita e la accende di nuove possibilità.
E tu cosa sceglierai per allenare la tua capacità di Accarezzare la Vita?
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