Se convivi con la demenza puoi vivere ancora istanti magici aspettando il Natale insieme a me?

Questi 15 giorni che ci separano dal Natale hanno per ognuno di noi un significato diverso, spesso legato ad emozioni piacevoli vissute insieme ai nostri affetti più cari, perché da sempre nella nostra cultura il Natale è sinonimo di festa in famiglia.
Qualcuno di noi ricorda sicuramente quando da bambino a scuola le maestre ci preparavamo per la recita natalizia ed eravamo emozionatissimi all’idea di esibirci di fronte alla nostra mamma e al nostro papà, e il timore di non ricordare le parole della poesia era grandissimo.
Questo era anche il periodo in cui di nascosto preparavamo i regali per i nostri genitori, i fratelli o per gli amici più cari e spesso raccontavamo bugie per non svelare dettagli sul nostro operato.
Ognuno di noi conserva racchiuse nel proprio cuore un caleidoscopio di emozioni che riaffiorano nel momento in cui rivediamo lo scintillio delle luci che abbelliscono i negozi e le strade in questi giorni,
o quando sentiamo le note di “Tu scendi dalle stelle” provenire da qualche programma televisivo,
o ancora quando passando vicino a qualche pasticceria veniamo avvolti da questo profumo di spezie e cioccolato che ci mette l’acquolina in bocca.
Il vostro papà, la vostra mamma, vostro marito o vostra moglie, ogni persona , nonostante abbia ricevuto la diagnosi di demenza, e qualsiasi sia la loro età, conservano nello scrigno del loro cuore come noi questi ricordi, queste emozioni che aspettano soltanto di essere svelate con gentilezza e delicatezza
Ecco che allora scegliere di guardare insieme alla vostra mamma quelle foto che la ritraggono mentre vestiva quella maglia rossa con un elegante motivo ricamato con del filo dorato che indossava in quel Natale particolare, nel quale voi ricordate che era stata annunciata la nascita di un nipote o l’imminente matrimonio di un figlio,
o ancora guardare insieme al vostro papà quella foto nella quale indossava quella cravatta rossa che voi gli avete regalato da bambini e che lui amava sfoggiare con orgoglio dicendo a parenti ed amici che era un vostro regalo.
Tutto questo consentirà ai vostri cari mentre vivrete con loro questi momenti, di far riaffiorare emozioni che possono ancora creare istanti di immenso amore nonostante la presenza della malattia, perché potrò sembrarvi ripetitiva ma la mente si ammala di demenza ma il cuore no!
E allora in questi giorni che ci separano da queste festività, concedetevi questo tempo meraviglioso nel quale insieme a loro con grande complicità consentite alla loro memoria emozionale di far riaffiorare quei ricordi, riprendendo in mano questi particolari capi di abbigliamento , toccandoli, guardandoli, provandoli e godendo di quel profumo particolare di naftalina che un tempo era usato per conservare i capi di lana , anche se a noi sembreranno un po’ passati di moda avranno la capacità di riportare per brevi istanti voi e i vostri cari nel mondo incantato delle emozioni.
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