Demenza: idee per vivere il Natale in RSA
Il Natale nelle residenze per anziani spesso crea un gran fermento. Come professionista della cura, sia che il tuo ruolo sia quello di animatore, educatore, OSS, coordinatore, sei chiamato, con la tua professionalità, a rendere magico il tempo dell’attesa del Natale e il momento nel quale si vive.
Spesso non vogliamo ripetere le stesse “attività” che abbiamo già proposto l’anno prima, perché il Natale ci chiede di essere performanti e originali. Inoltre vogliamo dare il meglio ai residenti delle RSA. Eccoci allora pronti a pensare, con volontari e famigliari, cose da far fare, lavoretti, addobbi
Senza una profonda riflessione, si rischia però di preparare feste, eventi o coinvolgere i residenti in attività che si pensano essere gradite a tutti, e senza accorgercene ci ritroviamo dentro alla logica del “fare”e soprattutto rischiamo di cadere in uno degli errori più gravi: l’infantilizzazione. Per personalizzare il Natale dobbiamo invece guardare a questo tempo con gli occhi dei residenti.
Immagina di avere sempre vissuto il Natale con la tua famiglia, in intimità, di non avere mai trascorso le festività facendo grandi cose. Oppure immagina che il Natale possa ricordarti qualche evento triste o che non ti sia mai piaciuto. Come ti sentiresti se ora tu non potessi più decidere “come” trascorrere e vivere il tempo del Natale? La domanda allora diventa: “che cosa è per ogni residente con la sua famiglia il Natale? E perché questa ricorrenza oggi è o non è importante per me?”.
Il Natale è un momento dell’anno particolarmente ricco di significato, memoria e connessione emotiva.
Per le persone con demenza, tuttavia, queste festività possono risultare sovrastimolanti o persino creare un profondo disagio, perché il sentire della persona con demenza è unico e speciale. Creare un Natale che sia autentico, rispettoso e capace di risvegliare emozioni profonde e positive, senza cadere nell’infantilizzazione è una responsabilità che come organizzazione e professionisti dobbiamo siamo chiamati ad assumerci. Il risultato da raggiungere diventa allora progettare un Natale che rispetti l’adultità e l’unicità di ogni residente, offrendo momenti di autentica condivisione e felicità.
Prima di tutto come professionista rispondi a questa domanda che la persona con demenza pone: “Quando mi guardi, dimmi cosa vedi?”. Lo stigma inizia nello sguardo: se pensi che la persona anziana o con demenza diventi come un bambino, la tratterai come tale. Un errore comune che porta a proporre attività o decorazioni che possono risultare banali o inappropriate. Al contrario, Letizia Espanoli ci invita a rispettare l’identità adulta delle persone, ricordando che ognuno merita rispetto e dignità, in ogni gesto quotidiano così come nelle festività ed eventi.
Come creare allora esperienze di valore per la persona con demenza?
Il primo passo fondamentale per offrire un’esperienza natalizia di valore è conoscere a fondo la storia di vita della persona, i suoi ricordi, le sue tradizioni, i suoi desideri. Ogni individuo porta con sé un vissuto unico legato al Natale, e scoprire quali aspetti di questa festa erano importanti per lui o lei e che cosa oggi vuole vivere, consente di creare momenti speciali:
- guarda alle risorse presenti
- sii curioso rispetto a ciò che la persona ha sempre fatto per preparare e vivere una ricorrenza
- evita ciò che non piace alla persona o che ora non è più nei suoi interessi
- vai alla ricerca dei desideri e di ciò che è gradito alla persona con demenza
- fai in modo che nella sua giornata di vita ci siano momenti di attività e momenti di relax
È grazie ai sensi che le persone con demenza sentono il Natale.
Crea Bellezza nell’ambiente chiedendoti se è davvero un’esperienza di valore per tutti decorare tutti gli ambienti della Residenza oppure creare l’angolo del Natale che ogni residente può scegliere di vivere e contemplare anche con i suoi familiari.
Natale è tempo di Gratitudine…
Potremmo quest’anno, far sì che il nostro albero di Natale diventi un ‘Albero della Gratitudine’, con tanti rami colmi di gesti di riconoscenza. Tanti “grazie perché…” come decorazioni preziose. La gratitudine è la vera essenza del Natale e una soft skill che nelle organizzazioni e nella comunità ha bisogno di essere allargata e fiorisce quando nutriamo la nostra capacità di riconoscere il valore nelle persone e nelle esperienze che viviamo e in cui possiamo coinvolgere tutti gli abitanti della Casa. Puoi seguire questi passi:
- metti a disposizione vicino all’albero di Natale un tavolino con una bella corniche in cui ci sia la descrizione dell’esperienza e inviti le persone a viverla
- metti a disposizione dei bigliettini e penne colorate in modo che ognuno possa scrivere il suo pensiero di gratitudine e condividerlo appendendolo sull’albero
- offriti per aiutare la persona con demenza a raccogliere il suo pensiero, una parola, per la persona con demenza che non riesce ad esprimersi a parole racconta tu l’espressione del suo viso (Grazie sig.ra M. per il sorriso che mi ha regalato oggi, mentre…)
- ispira i familiari a vivere l’esperienza con il proprio caro
L’opportunità di creare un incontro dedicato in cui i residenti possano aggiungere i loro biglietti all’albero, e un rituale di condivisione leggendoli anche con i famigliari e gli operatori, diventa un bottino emozionale per tutti: uno scambio di gratitudine per i momenti di bellezza vissuti insieme.
…e di Gentilezza.
Un altro ingrediente fondamentale che ha particolarmente bisogno di lievitare in questo tempo così complesso. Allora:
- crea un calendario per il mese di dicembre in cui ogni giorno tutte le persone che abitano la casa siano ispirate a vivere un’azione gentile
- scegli per il calendario in un luogo ben visibile a tutte le persone che abitano la casa
- fai in modo che vicino al calendario ci sia una bella cornice con la descrizione dell’esperienza che si desidera vivere all’interno della casa
- ispira i residenti, i colleghi, i familiari e tutte le persone che a vario titolo abitano la Casa ad espandere la Gentilezza anche nella Comunità
I momenti più belli.
Aumenta il valore delle decorazioni facendo in modo che diventino opportunità preziose per far risplendere le emozioni. Cosa accadrebbe se scegliessi di far raccontare alle pareti della Casa i momenti più belli?
Potresti scegliere le foto più belle scattate con i residenti nel 2024, accompagnate dalle frasi che sono state raccolte dagli operatori e dai famigliari. Creare un filo rosso in Casa capace di narrare tutta la Bellezza di quei momenti speciali può regalare emozioni magiche.
Personalizza le stanza del residente che lo desidera.
Molte persone che accogliamo nelle RSA potrebbero aver conservato alcuni oggetti o decorazioni per loro preziose e aver piacere di poter ancora aprire quella scatola in cui le hanno custodite per abbellire la loro stanza. Può essere un rituale speciale da vivere ancora con il proprio caro.
Il profumo che mi permette di sentire il Natale è…
Che profumo ha il Natale per la persona con demenza? L’odore della cannella, piuttosto che dei chiodi di garofano, della vaniglia o dell’arancia può riaccendere l’emozione delle festività e questo aroma delicato si può diffondere nello spazio personale del residente durante il tempo di attesa.
E a proposito di musica e canto che possono infondere creare un’atmosfera calma e rassicurante
- se ne ho piacere offrimi la possibilità di ascoltare in alcuni momenti della giornata la canzone che rappresenta per me il Natale e che mi fa sperimentare emozioni positive, leggerezza, serenità
- offrimi la possibilità di ascoltare il coro della comunità/parrocchia, ma accogli la mia scelta di quel giorno, anche se di solito ne ho piacere, potrei gradirlo solo per un momento
Fai anche in modo che il giorno di Natale il residente possa indossare “l’abito dedicato alla festa”, quello preferito, quello che desidera indossare. Ricorda che l’abbigliamento a tutti noi restituisce ogni giorno dignità e dell’identità (tu la vorresti quella bavaglia che in molte residenze per anziani viene messa senza chiedere se la persona la vuole o senza chiedere il permesso?).
La persona con demenza desidera continuare a vivere ed essere impegnate in ciò che ha sempre fatto e può anche sperimentare cose nuove.
Crea piccoli gruppi di interesse in base agli interessi e alle risorse presenti (si possono cucinare le ricette di Natale, gustare la tisana d’inverno preferita, assaporare una merenda natalizia speciale)
Vai alla scoperta di talenti e desideri, ma offri la possibilità di vivere esperienze semplici e rendi straordinarie le “piccole cose ordinarie”.
Le funzioni religiose.
Il Natale è una festa cristiana e per chi abbraccia questa religione è importante vivere le cerimonie legate alla festività. Diventa fondamentale pensarle con accuratezza, condividendone con il parroco la progettualità rispetto alle celebrazioni, i momenti di preghiera, la Messa di Natale in Casa per chi desidera viverla. Contempla anche l’importanza della preghiera per le persone anziane non autonome e la possibilità di ricevere nella stanza personale la visita del sacerdote.
Natale è scambio di doni.
Il Natale è famiglia, un tempo dedicato all’intimità degli affetti. Facciamo allora in modo che le persone con demenza possano vivere con i famigliari e le persone che desiderano incontrarle, momenti speciali e riservati. Facciamo in modo di creare un tempo e uno spazio per far sì che quel momento sappia scaldare il cuore del residente e del suo caro. Anche le persone anziane e le persone con demenza possono avere il desiderio di fare un dono al proprio caro, come possiamo aiutarle in questo? Chiedi a loro e prova ad ispirarle immaginando
- una videochiamata
- scrivere una lettera…
- cosa ti piacerebbe regalare a…
- cosa vorresti dire a…
E se la persona con demenza non avesse ho più parole per dirti cosa vorrebbe regalare ai suoi cari? Puoi aiutarla a raccontare loro i suoi momenti felici, con una fotografia, un pensiero che hai colto quando accanto a lei ti ha detto che…
Natale è connessione e comunità.
Il Natale è un periodo di connessione e comunità, un momento speciale per accendere le relazioni e aprire le porte alla Casa. In questo spirito, ricevere una lettera d’auguri è un gesto che scalda il cuore, ricordando che qualcuno pensa a noi. Invitiamo i cittadini, specialmente nei piccoli Comuni, a inviare qualche carezza sotto forma di cartoline. Sarebbe meraviglioso se le Associazioni del territorio e i cittadini inviassero messaggi alle Residenze per le persone anziane e di ringraziamento ai dipendenti, arricchendo così l’Albero della Gratitudine. Ogni parola, ogni gesto, contribuirà a creare un’atmosfera di amore e riconoscenza, rendendo il Natale un momento indimenticabile.
I momenti con i bambini, la presenza di cori e associazioni da creare con accuratezza
La possibilità di vivere momenti con i bambini, la presenza di cori e associazioni hanno bisogno di essere pensati e organizzati con cura. È essenziale verificare che la persona con demenza apprezzi queste visite e si senta a suo agio in un ambiente con tante persone, suoni e movimento. È importante cogliere eventuali segnali di disagio per garantire il loro benessere e offrire la possibilità di raggiungere in un ambiente sereno e più tranquillo.
Questo invito a guardare oltre le difficoltà è un richiamo a vedere il nostro lavoro come un’opportunità per fare la differenza. Attraverso piccoli gesti di cura e rispetto, possiamo donare un Natale che celebri davvero la vita di ogni persona, e facendo scintillare la luce della Buona Cura.
Articolo di Anna Gaburri, Letizia Espanoli, Michela Franci tratto dal Webinar “Vivere il Natale insieme alla persona con demenza in RSA” del 25 ottobre 2024.
APPROFONDIMENTI
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- Natale e Alzheimer: tempo di malinconia per ciò che l’Alzheimer ha strappato alla persona che amiamo o tempo di gioia e famiglia nonostante la malattia?
- In questo video Letizia Espanoli ci accompagna ad Accendere il Natale nelle Residenze per Anziani
- Se convivi con la demenza puoi vivere ancora istanti magici aspettando il Natale insieme a me?
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