Quando una giornata sembra di 36 ore: la vita di un carepartner ha bisogno di una boccata d’aria”

L’alternarsi del giorno e della notte. Il ciclo delle stagioni. Il movimento delle onde del mare. Il battito del cuore. La respirazione. Cos’accomuna tutti questi elementi? L’armonia. Tutto ciò che esiste in natura è scandito da un ritmo. Un ciclo che alterna momenti di attività e altri di riposo. Un avvicendarsi del quale madre natura, nella sua saggezza, ci ha fatto dono per poterci rigenerare, riacquistare le forze, ristorarci nel corpo e nello spirito.
La natura ci è maestra e ci indica la strada per riportare il nostro corpo in una condizione di equilibrio.
Trovare lo spazio per il riposo diventa quindi un imperativo biologico, indispensabile al nostro benessere.
Pur essendone consapevoli, siamo spesso così impegnati che ci sembra molto lontana l’idea di poterci permettere una sosta.
Corpo e mente stanchi non ci permettono di vivere del tempo di qualità con noi stessi e con gli altri. Come carepartners sperimentiamo ogni giorno gioie e fatiche dell’essere “accanto”. Per vivere la quotidianità con la serenità necessaria per creare momenti “speciali” per la persona che amiamo e anche per noi stessi, è necessario recuperare una dimensione di interiorità come punto di partenza per ritrovare consapevolezza e pace.
La nostra unità corpo/mente ci manda incessantemente le sue richieste attraverso dei segnali che spesso tendiamo ad ignorare. Malesseri fisici, nervosismo, insofferenza, preannunciano un disequilibrio del bilancio energetico, sono come dei messaggi che ci invitano a chiederci:
“Ho cura di me stessa/o?
Sto bevendo a sufficienza?
Il mio sonno è ristoratore?
Ho messo in movimento il mio corpo?
Dedico un tempo sufficiente ad un’attività rilassante?”
Il nostro corpo necessita di attenzione e continuare a posticipare il momento in cui gli dedicheremo la cura che richiede ad un ipotetico futuro in cui “avremo tempo”, apre le porte a insoddisfazioni e malumori se non a veri e propri rischi. Le ricerche scientifiche hanno ormai dimostrato quanto essere sottoposti a stati di stress in modo continuativo, abbia delle conseguenze sullo stato di salute. Patologie cardiovascolari, disfunzioni gastrointestinali, vari disturbi psicologici e ridotta funzione del sistema immunitario. Una ricerca australiana mette in relazione il diabete di tipo 2, con lo stress derivante da situazioni famigliari o lavorative. Quindi da cosa iniziare? Come recita un famoso detto: “Non possiamo cambiare la direzione del vento, ma possiamo orientare le vele” (Jimmy Dean)
Metafora straordinaria che ci ricorda che anche se non siamo in grado di cambiare le condizioni della nostra vita, possiamo sempre scegliere di orientare le nostre vele per solcare con sicurezza e fluidità il mare della quotidianità.
Come fare quindi a “orientare le vele” per trovare tra le onde, a volte impetuose, uno spazio di calma tra le tante responsabilità di ogni giorno?
- Ascolta il tuo corpo: quali richieste ti sta inviando? Prendi consapevolezza che il tuo corpo ti parla.
- Quali bisogni ti sta comunicando?
- Con quali piccoli gesti di benessere quotidiani puoi arricchire le tue giornate?
- Fai una lista delle cose belle, che ami, che ti danno gioia, che ti scatenano emozioni positive e tienila a portata di mano
- Pianifica il tempo per “prendere fiato”.
Nella lista delle attività che programmi per la giornata, inseriscine una ricavandola dalla lista delle cose belle. Ricorda, il tuo benessere è contagioso, diventa il benessere delle persone di cui hai cura.
Forse ti dirai “non ho tempo”. Ma ricorda: il tempo non si trova e non si cerca, il tempo si crea. Saranno sufficienti dei brevi momenti per generare un senso di leggerezza e di padronanza di sé, di autoefficacia.
Ti suggerisco alcune possibilità che la scienza dimostra essere utili per una rigenerazione fisica e mentale:
- Passeggia nel verde: questa attività somma i benefici relativi al benessere fisico e psicologico derivanti dal contatto con la natura a quelli del movimento fisico. Una passeggiata lungo il fiume o al parco con il preciso intento di gustare il momento, di nutrirsi della bellezza della natura colorata di autunno, risveglia le endorfine, molecole che donano una sensazione di benessere e riducono la percezione del dolore.
- Ascolta i suoni della natura: la voce del vento tra gli alberi, le onde, il gorgogliare di un ruscello, il cinguettio degli uccelli, la pioggia. Se non hai la possibilità di essere in un ambiente naturale, potrai trovare in rete brani sonori che riproducono questi suoni che favoriscono benessere e rilassamento.
- Ascolta musica: l’università McGill di Montréal ha dimostrato come la musica sia in grado di influenzare la biochimica del corpo regolando l’equilibrio degli ormoni come dopamina, cortisolo, serotonina e ossitocina, ormone dell’amore, della fiducia e dell’appagamento. La musica influenza l’umore e cura le emozioni perché il corpo reagisce ad essa quasi fosse un farmaco. È esperienza comune infatti, sperimentare quanto la musica possa darci carica o rilassarci, motivarci e accendere creatività e ispirazione.
“ La musica è una legge morale.
Essa da un’anima all’universo, le ali al pensiero,
uno slancio all’immaginazione, un fascino alla tristezza,
un impulso alla gaiezza e la vita a tutte le cose”
(Platone)
- Creati un’oasi del silenzio: uno spazio di tempo in cui dare il permesso alla tua mente di rigenerarsi attraverso l’assenza di stimoli esterni. In un mondo rumoroso, il silenzio è una vera cura per l’anima e non solo. Uno studio della Duke University condotto dalla neurologa Imke Kirste, afferma che il silenzio sviluppa le cellule dell’ippocampo, la regione del cervello collegata alla memoria.
- Respira: possiedi uno strumento meraviglioso, semplice e potente, sempre a tua disposizione, capace di condurti nel luogo di pace che abita in profondità dentro di te: il respiro. Rispetto a questo tema ti rimando agli articoli precedenti dove abbiamo trattato nello specifico questo argomento. (vedi link allegati)
Come vedi non è necessario “abbandonare” impegni e responsabilità per dedicarsi piccoli momenti di pausa. Si tratta di scegliere di dare ascolto alla saggezza insita nel nostro corpo che conosce quello di cui abbiamo bisogno. Si tratta di creare dei momenti di ricarica, dei distributori di energia ai quali fare il pieno per poi ripartire pronti a dare il meglio di noi stessi.
Approfondimenti:
Il movimento: strumento di Vita e benessere per te ed il tuo caro
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