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  • Demenza: cosa fare quando il riposo notturno è interrotto

Letizia Espanoli

20 Feb

Demenza: cosa fare quando il riposo notturno è interrotto

  • By Anna Gaburri
  • In Letizia Espanoli
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Cosa fare quando il riposo della persona con demenza è interrotto

Cosa fare quando la persona con demenza non vuole dormire.

Riposare bene e abbastanza è un bisogno fondamentale e trascorrere notti serene è importante per riuscire a vivere ogni nuova giornata con energia e presenza. Ma cosa succede quando il proprio caro che vive con demenza non dorme? Quando la persona con demenza rimane sveglia per gran parte della notte o alternando momenti di veglia ad altri di riposo, starle accanto può diventare molto impegnativo. Come potete garantirvi un buon riposo notturno e la possibilità di vivere la giornata con energia?

In questo articolo ti daremo alcuni consigli per migliorare la qualità del vostro riposo notturno.

Come affrontare la notte insonne o il riposo notturno interrotto della persona con demenza

Quando si sveglia di notte, ti alzi per essere certo che vada tutto bene o potresti trovarti di fronte a una richiesta, un bisogno, un comportamento rispetto ai quali le spiegazioni non funzionano, anzi innescano un circolo di reattività e nervosismo. Una cosa ho imparato da questa esperienza. All’inizio cercavo di spiegare, dicendo “sono solo le 3, non è ancora ora di alzarsi, torna a letto”, di usare il ragionamento, invano. Con l’unico risultato che si agitava di più.

Da questa semplice condivisione di un familiare, possiamo cogliere preziosi passi:

  • riconduciti alla calma:  il risveglio può essere improvviso e ti senti spaventata o preoccupata. Oppure non dormi perché l’attesa e l’allerta del momento in cui il tuo caro potrebbe alzarsi, non ti fa dormire.  In ogni caso, quando ti svegli di notte, vuoi solo tornare a letto il più presto possibile e riprendere sonno. Rimanere concentrata/o su questo pensiero, può portare a una visione ancora poco chiara di quello che accade e ad agire con reattività e fretta nei confronti del tuo caro. Prima di tutto mettiti sempre nelle condizioni di ricondurti alla serenità e tranquillità. È fondamentale quando ci  si relaziona con il proprio caro che vive con demenza soprattutto di notte, perché loro sentono la nostra tensione. Respira profondamente, osserva cosa sta facendo. Eventualmente avvicinati quando ti senti tranquilla, ti permetterà di parlare con un tono calmo. Evita di alzare la voce o toccare il tuo caro in modo inaspettato.

“Nel buio della notte, quando non vi è un corretto riconoscimento a causa delle mancanza di indici visivi, il mondo interno ed esterno delle persone che con-vivono con la Demenza, richiama ricordi, pensieri, emozioni, persone che prendono forma e resistono a qualsiasi tentativo di confutazione da parte del familiare. In questi casi, dopo aver respirato profondamente e aver lasciato andare le emozione di paura e rabbia, è molto importante tentare di assecondare la persona e interrogarsi.” (dott.ssa Giusi Perna)

L’agitazione nella persona con demenza è una forma di linguaggio. Può essere dovuta a una necessità come andare in bagno, un malessere fisico, ad un problema nell’ambiente (ad es. non vedo e ho paura) o da una difficoltà nel relazionarsi con noi.

  • Entra nel loro mondo: evita il ragionamento, discutere o chiedere spiegazioni rispetto a qualcosa di cui non comprendi il senso. Abbiamo bisogno di entrare noi con rispetto, gentilezza e delicatezza nel loro mondo, cercare di convincerli o riportarli in quel momento nella nostra realtà, mette la persona con demenza in difficoltà, porta a perdere la sua fiducia. “In quel frangente, cercare di mantenere la calma e impersonare per qualche tempo “la parte” che in quel momento vi sta proponendo il vostro caro è efficace per attraversare un momento di confusione e disorientamento, possono così sentirsi sicuri e di potersi fidare” (dott.ssa Giusi Perna).
  • Offri una esperienza piacevole e rilassante: quando li sentirete più sereni, ricercate la loro complicità, fate percepire un senso di sicurezza. Preparate la sua tisana preferita, una tazza di latte con un paio dei suoi biscotti preferiti. Se si sta impegnando in una attività, concedete un po’ di tempo valorizzando e apprezzando ciò che sta facendo. Scegliete di vivere insieme un momento che sapete restituisce sempre serenità: ripetere insieme delle preghiere per qualcuno è utile per rilassarsi e riaddormentarsi; se in casa c’è un animale domestico al quale il nostro caro è affezionato, risulta molto efficace permettergli di stargli vicino e di accarezzarlo.
  • Quando riprende sonno: consentigli/le con flessibilità di dormire in una camera da letto diversa, in una sedia preferita o ovunque siano più comodi. Quando si riaddormenta, è importante che anche tu possa dare priorità al sonno e alla tua rigenerazione.

Garantisci al tuo caro un ambiente sicuro, adattandolo in modo che, se la persona amata durante la notte ha bisogno di stare sveglio e passeggiare, tu possa permetterti di riposare.

Cambiamenti del riposo notturno nella persona anziana e nella persona con demenza

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di dormire tra le 7 e le 9 ore ogni notte per gli adulti. Nello specifico, questa indicazione si riferisce agli adulti dai 18 ai 64 anni. Questi range sono raccomandazioni generali, ogni persona ha bisogni unici rispetto al sonno e possono cambiare.

Per molte persone anziane e/o che vivono con una diagnosi, dormire bene e per un certo numero di ore consecutive, rappresenta una sfida. La ricerca dice che il riposo notturno è un fattore chiave per la salute, invitando ad avere cura dell’intera giornata di vita e dell’alimentazione, questo può fare la differenza anche per un migliore riposo della persona con demenza.

Osserva e valuta il riposo notturno e diurno

Comprendere al meglio come creare serenità nelle persone con demenza e quale giornata costruire insieme è fondamentale per “ridurre” i momenti di attività durante la notte. Oltre a fare un elenco di cose che la persona ama fare, è importante ripercorrere la sua storia e pensare alle abilità che ora ha. Fatto questo, si può cominciare a creare una giornata di vita capace di alternare momenti di ricarica e impegno, una buona idratazione, una eccellente nutrizione…

È anche importante comprendere la storia farmacologica della persona con demenza. Se e quali farmaci assume per dormire, da quanto tempo, cosa è stato osservato da quando li assume.

Puoi cominciare a tenere traccia del sonno del tuo caro per comprendere nuove abitudini rispetto al bisogno di riposo e migliorarne la qualità. Puoi sperimentare questi tre strumenti:

  • il quaderno: per almeno due settimane, annota gli orari (l’ora in cui è andato a letto, ad esempio se il tuo caro si è coricato alle 21 e si sveglia alle 3, ha dormito 6 ore e potrebbero essere sufficienti al tuo caro per recuperare energie, a cui magari si aggiungono alcuni riposi durante il giorno. Annota l’ora in cui il tuo caro si è svegliato, il numero e la durata dei risvegli notturni, come vi sentite al risveglio). Scrivi anche cosa fa il tuo caro quando si sveglia di notte,  che cosa gli proponi in quei momenti, che cosa è efficace per aiutarlo a riprendere il sonno e che cosa non ha funzionato. Presta attenzione all’ambiente per comprendere se qualcosa crea disagio.  Questo ti aiuterà a comprendere le sue nuove abitudini, i suoi bisogni e desideri, cosa lo aiuta a riaddormentarsi o come vivere comunque una notte serena quando proprio non riesce a riprendere sonno.
  • il dispositivo elettronico: puoi usare un orologio, o un braccialetto che registra le variabili del sonno, ma anche l’attività durante il giorno e le calorie consumate. Questo ti darà dei dati oggettivi e precisi sui momenti di riposo e di attività.
  • la giornata di vita: puoi scrivere, insieme al tuo caro, un diario della vostra giornata, raccontando le esperienze, le emozioni, le sfide e i momenti piacevoli che avete vissuto. Questo ti permetterà di riflettere su come la giornata, con quali attività ed esperienza, influisce sul riposo notturno e viceversa, e come cominciare a creare la miglior giornata di vita.

 Ecco alcune domande che ti possono aiutare a comprendere come si sente il tuo caro e che cosa vuole dirti (i suoi comportamenti svelano sempre un messaggio):

  • E se avesse dolore? (puoi approfondire come puoi valutarlo accedi a questo link )
  • E se facesse fatica durante la digestione?
  • E se avesse fame o sete?
  • E se avesse riposato troppo a lungo durante il giorno?
  • È andato in bagno come al solito o è successo qualcosa di diverso?
  • Com’è stata oggi la sua giornata? Quanto movimento ha potuto vivere? (scopri il movimento per il benessere)
  • Quanto tempo ha trascorso all’aria aperta? Come ha investito le sue energie? Come si è sentito durante il giorno? Sono state rispettate le sue abitudini? Ci sono stati eventi particolari
  • Com’è stata la sua giornata nutrizionale? (Fai fiorire la vita nutrendo l’energia vitale e sperimenta i suoi benefici)
  • E se..?

Ma come possiamo fare per favorire un riposo notturno rigenerante?

Per aiutare te e il tuo caro a dormire bene, puoi cominciare a sperimentare alcuni suggerimenti:

  • limitare la caffeina: evitate di bere bevande che contengono caffeina durante il giorno e soprattutto nelle ore pomeridiane. Se vi piace bere qualcosa di caldo, scegliete una tisana gradita (come la camomilla, la melissa o la lavanda, in base ai vostri gusti).
  • Limitare i liquidi dopo le 17: per evitare risvegli per andare in bagno rendendo più difficile riaddormentarsi. Meglio bere più acqua nelle prime ore della giornata, per idratarsi bene e favorire la digestione.
  • I riposi diurni: se il tuo caro dorme molto di giorno, potrebbe avere il desiderio di essere più attivo durante la notte. Se la persona ha bisogno di riposare, si può cercare di limitare il tempo di riposo a 20-30 minuti, preferibilmente nel primo pomeriggio, entro le 15. Offri al tuo caro la possibilità di investire le sue energie in attività che per lui sono di valore, vivere insieme una passeggiata nella natura, coinvolgerlo in attività che ha sempre svolto e ha ancora il piacere di fare, questo lo aiuta a mantenersi attivo, stimolato e felice.
  • Creare un rituale per il bagno: invita o accompagna il tuo caro ad andare in bagno più volte nelle due prima di andare a letto (per lavare i denti, avere cura di sé mettendo la crema in viso, indossare il pigiama…) ogni volta offri l’opportunità di svuotare la vescica. Un pediluvio, una doccia calda o una spugnatura possono aiutare a rilassare i muscoli, a regolare la temperatura corporea e a conciliare il sonno.
  • Favorire il sonno: se il tuo caro va a letto entro le prime ore della sera e si risveglia molto presto, prova a posticipare gradualmente il momento di coricarsi, proponendo di vivere insieme attività per voi piacevoli (sistemare insieme dopo la cena, lavare i piatti, un breve programma con contenuti emozionalmente piacevoli, poi spegnendo la tv, condividere un momento di silenzio, ascoltare la vostra canzone preferita, fare un breve massaggio alla mano o al piede, ecc. Il contatto aumenta la produzione di ossitocina che favorisce il rilassamento e la fiducia). Se la notte ha dormito poco, concedigli di riposarsi un po’ più a lungo la mattina, risvegliandosi in modo naturale ed evitando la reattività per una “sveglia” imposta.
  • Avere cura della stanza: assicurati che la camera da letto sia confortevole e favorisca il relax. Abbi cura della qualità degli elementi del letto (materasso, cuscino, lenzuola e coperte preferite in base alla stagione). Abbassa le tapparelle, sistema le coperte, regola la temperatura tra i 19° e i 22°. Se il tuo caro aveva l’abitudine e ancora lo gradisce, puoi usare anche dei profumi delicati che riaccendono emozioni positive connesse al riposo notturno. Evita di creare ombre o rumori che possano interferire con il sonno.
  • Garantire il comfort: aiuta il tuo caro a trovare la posizione preferita o una posizione del corpo più comode, usando dei cuscini per ridurre il dolore o il disagio. Gli studi hanno evidenziato che dormire su un fianco con il lato sinistro rivolto verso il basso, attiva il sistema glinfatico ed evita il reflusso gastroesofageo che può causare bruciore, tosse o nausea (Youngki Shim, direttore della Yonsei S. Clinic).
  • Regolare la luminosità: cercate di vivere esperienze all’aperto, alla luce naturale durante il giorno, e avere un’ottima illuminazione in casa. La luce naturale stimola la produzione di serotonina, il neurotrasmettitore del buonumore, che si trasforma in melatonina durante la notte. La melatonina è l’ormone del sonno, che regola il ciclo sonno-veglia. Cerca invece di creare un po’ più di buio la sera, abbassando le tapparelle, spegnendo le luci nei locali in cui non occorrono. Questo aiuta il tuo caro a rilassarsi più facilmente e a percepire che si avvicina il momento di andare a dormire. Se il tuo caro ha paura del buio, usa una luce notturna per mantenere la stanza in cui dorme parzialmente illuminata.

Un buon sonno diminuisce i fattori di rischio per la tua salute.

Durante il riposo notturno il corpo elimina le tossine che altrimenti si accumulano nel cervello e che possono causare la demenza. Un ulteriore studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association ha dimostrato che dormire troppo poco o troppo aumenta il rischio di ictus e demenza nelle persone di mezza età (S.Clocchiatti-Tuozzo, e al. 2023).

Inoltre il sonno ripristina il “sistema operativo” del cervello, riportandolo a uno stato ideale capace di ottimizzare il pensiero e l’elaborazione (Xu, Y., Schneider, A., Wessel, R. et al. 2024).

Un buon sonno migliora l’umore: quando abbiamo più energia e ci sentiamo sereni, riusciamo meglio a regolare le nostre emozioni, a gestire lo stress, a essere più positivi, a goderci i momenti piacevoli.

La buona notizia è che anche quando il riposo notturno non è stato ottimale, possiamo e dobbiamo recuperare energie. Sperimenta i suggerimenti che trovi negli approfondimenti di questo articolo.

Abbi cura di te: è il miglior regalo che puoi fare al tuo caro

Lo sappiamo bene: quando si ha cura del proprio caro che vive demenza, ci si mette da parte. La priorità va alle mille cose da fare.  Ma la mancanza di sonno ostacola la flessibilità cognitiva, riducendo la capacità di adattarsi e prosperare in circostanze incerte o mutevoli

C’è una cosa all’inizio di ogni storia di malattia che va messa molto bene a fuoco ed è imparare anche ad avere cura di sé, perché il dono più bello che tu puoi fare verso la persona che ami è avere cura della tua energia vitale. – Letizia Espanoli

Avere cura di sé significa poter essere più presenti, più sereni, più efficaci. Trovare lo spazio per il riposo diventa quindi un imperativo biologico, indispensabile al nostro benessere (la tua vita ha bisogno di una boccata d’aria).

Puoi fare del sonno un alleato prezioso per la qualità della tua vita e quella del tuo caro che vive con demenza. Comincia a sperimentare alcune strategie che possono favorire il vostro riposo notturno e diurno per ricaricarvi. Creare la vostra miglior giornata di vita e una buona notte, avere cura di te è un allenamento passo dopo passo che vale assolutamente il tuo impegno.

Se ti trovi in difficoltà, puoi scrivere a: letizia.espanoli@sente-mente.it . Un Felicitatore avrà cura di accompagnarti a vivere con il tuo caro il tempo che vi separa dal riposo, imparando ad apprezzare questi istanti ricchi di opportunità nei quali poter godere di tutto l’affetto che ci si può donare e comprendere insieme come creare la miglior giornata di vita.

 

 

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Approfondimenti

  • Il rilassamento prima di andare a letto, è fondamentale per la tua serenità interiore, per avere cura di te, scegli questa settimana di assaporare ogni sera una Camomilla in tazza grande, a questo link trovi sei episodi capaci di accompagnarti al relax
  • Anche durante la notte puoi imparare a cavalcare la calma per superare gli ostacoli: ecco un allenamento efficace
  • Sperimenta il potere del respiro per ritrovare la serenità, segui i passi che trovi qui
  • Quando ci sentiamo stressati, presi dall’ansia, preoccupati, impauriti, oppure molto stanchi o affannati, per sentirci meglio dovremmo cominciare a respirare in modo consapevole. Fai un bel respiro
  • Nell’essere carepartner lo stress è una parte da accogliere e trasformare: concediti delle micro-pause e sorridi

 

Se desideri altri consigli, in questi articoli puoi trovare altri suggerimenti

  • Alzheimer e sonno: quali possibilità per i carepartners?
  • Alzheimer: anche questa notte tutti svegli e sfiniti. Quale routine per un sonno tranquillo?

La nutrizione è un elemento fondamentale per l’energia vitale durante la giornata e favorire un buon sonno, in questi video trovi consigli preziosi grazie alla Cibo terapia della dott.ssa Debora Cantarutti:

  • La cena per la persona con demenza: idee per la salute e un buon sonno
  • La colazione per la persona con demenza
  • La nutrizione di chi ha cura: vivere in salute e benessere in menopausa

 

Tags:#lavitapulsaoltreladiagnosi#sentemente
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Anna Gaburri

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