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19 Mar

Demenza e stipsi: rimedi per il benessere

  • By Anna Gaburri
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Demenza e stipsi: rimedi per il benessere

Cosa fare quando la persona con demenza soffre di stipsi? Ci sono delle alternative ai lassativi capaci di preservare il benessere del suo intestino? La nutrizione per la persona con demenza può creare maggiore qualità di vita nelle sue giornate? – Letizia Espanoli

In questo articolo, ispirato dagli episodi di Letizia Espanoli con la dott.ssa Debora Cantarutti dedicati alla nutrizione per la persona con demenza, desidero accompagnarvi ad affrontare una difficoltà che la persona può trovarsi a vivere e che può essere fonte di grande disagio e dolore. Quando la persona che vive con demenza non sa dirci che cosa provoca dolore o fastidio, cerca di farcelo comprendere attraverso un comportamento: è la sua normale risposta per trovare una soluzione a quello che le sta accadendo.

La stipsi rappresenta un disagio molto comune per le persone che vivono con demenza e ha effetti importanti sulla sua sfera psicologica e comportamentale, una difficoltà che è importante saper comprendere e accogliere per poter aiutare la persona a ritrovare il benessere.

La stipsi può avere un impatto sul comportamento della persona con demenza, sul riposo notturno causando insonnia, o la possibilità di vivere in modo sereno la giornata e, per chi è accanto può rappresentare una sfida nella cura, nella relazione e nella comprensione di “qualcosa di strano” che il loro caro mette in atto.

Osservare i cambiamenti per il benessere della persona.

Nel dubbio che la persona di cui si ha cura stia iniziando a vivere dei cambiamenti rispetto alle sue abitudini, il suo benessere intestinale e stia cominciando a soffrire di stipsi, è utile tenere un quaderno in cui tenere traccia di ogni sua evacuazione e gli eventuali comportamenti associati al prolungarsi del tempo tra una evacuazione e l’altra. Ci si può ad esempio rendere conto che sta passando da una regolarità quotidiana in un certo orario della giornata, ed ora passano due-tre giorni tra una evacuazione e la successiva. È opportuno anche scrivere cosa e quanto ha mangiato e bevuto durante il giorno.

Quando si verifica un cambiamento nella motilità intestinale, si possono osservare addome gonfio, sensazione di tensione addominale, secchezza delle mucose della bocca, difficoltà nell’evacuazione nonostante lo sforzo, produzione di feci piccole e dure. La persona potrebbe avere poco appetito, urgenza di urinare e persino incontinenza a causa della pressione dell’intestino sulla vescica.

Come si fa a dare risposta alla stitichezza che la persona con demenza può sperimentare?

Immagina di non avere la contezza di ciò che ti accade, non avere la capacità di decodificare ciò che ti accade e ritrovarti con un mal di pancia eccessivo, di cercare il bagno e di non trovare dov’è. Oppure come ti sentiresti se non avessi la capacità di dare significato cosa potrebbe voler dire per la persona con demenza vivere l’esperienza di un clistere.

Quando si ha cura di una persona con demenza è di fondamentale importanza l’aspetto psicologico che diventa il “sentire” per ciò che gli sta accadendo.  Ricorrere a pratiche invasive, come il clistere o, talvolta l’esplorazione rettale da parte di un infermiere domiciliare o del medico, anche se spiegata può essere impossibile per la persona con demenza da comprendere. Sono pratiche che riguardano una sfera così intima che possono far sperimentare emozioni come paura, impotenza, rabbia, profonda tristezza, imbarazzo, vergogna, oltre che dolore fisico e bisogno immediato di difendersi o fuggire da quella situazione. Pratiche che è importante evitare il più possibile, così come l’utilizzo di lassativi.

Evitare i lassativi per favorire il benessere.

I lassativi  fanno effetto, a volte in modo ritardato, a volte aumentano gli effetti collaterali e non tengono assolutamente in considerazione i delicati equilibri che si sono venuti a perdere quando si verifica la costipazione.

La costipazione alle volte non è solo un problema di tipo funzionale, come si potrebbe ritenere, ma è un segnale di qualcosa che si è alterato in modo profondo nel nostro organismo.

Nelle persone che ne soffrono in modo cronico, questo problema tende ad aumentare con l’avanzare dell’età. Per quali motivi?

Perché la persona con demenza potrebbe vivere meno il movimento e, se in residenza per anziani, le sue abitudini di tipo alimentare, rispetto al movimento potrebbero non essere mantenute. Potrebbe anche non riuscire a dire che ha bisogno di idratarsi. Rispetto al periodo dell’anno in cui ci si trova, bisogna considerare in modo diverso anche lo stato di idratazione che è di fondamentale importanza. La disidratazione è anche correlata ad un peggioramento dello stato cognitivo.

Quando la persona soffre di costipazione, è coinvolto il benessere dell’asse intestino-microbiota-cervello.

Oltre ad essere fondamentale per la regolarità intestinale, il microbiota influenza i comportamenti, gioca un ruolo importante rispetto all’ansia e l’attività cerebrale.

Le alterazioni si verificano all’interno della membrana dell’intestino che funziona sia come mezzo di assimilazione di nutrienti, ma anche di barriera. Con il passare degli anni questa membrana subisce modificazioni, perché il nostro microbiota invecchia insieme a noi e possono aumentare le specie patogene e potremmo non essere più in grado di produrre alcune molecole molto importanti (ad esempio: l’acido butirrico, altri acidi grassi a corta catena). Queste molecole non solo hanno un’azione diretta e localizzata nel nostro intestino, ma ad esempio hanno una funzione antinfiammatoria importantissima in altre aree del nostro organismo, in paticolar modo anche a livello cerebrale.

Cosa succede quando si ha costipazione?

La costipazione è un segnale, un messaggio che il nostro corpo ci sta dando per dirci: attenzione, qualcosa non funziona più in modo corretto. C’è un’alterazione del microbiota e bisogna cominciare a pensare di offrire prima di tutto un cibo utile al nostro microbiota che si trova sempre a tavola insieme a noi.

E bisognerà considerare la funzionalità della membrana intestinale. Spesso nella persona con demenza, oltre ad un cambiamento della membrana intestinale, potrebbe riscontrarsi anche la sarcopenia, ovvero la perdita progressiva della muscolatura scheletrica, fondamentare come mezzo di regolazione dell’infiammazione. Il muscolo produce molecole antinfiammatorie.

La persona con demenza e con costipazione ha problemi della motilità, non sono intestinali, ma magari fa fatica a camminare e queste sono sfaccettature che hanno un impatto sul suo benessere intestinale.

Quali alternative ai lassativi per restituire alla persona il benessere?

È importante guardare la persona nella sua interezza per poterle offrire una risposta che migliori la sua qualità della vita. Diventa fondamentale valutare lo stato di nutrizione della persona che ha un problema di costipazione. Dott.ssa Debora Cantarutti

Non bisogna sottovalutare mai l’importanza delle proteine che devono essere proteine magre, aminoacidi che non vanno a sovraccaricare il delicato equilibrio e lavoro dei nostri reni.

Sostenere un’adeguata idratazione: l’acqua è essenziale per mantenere l’intestino idratato e favorire il transito delle feci. Se il proprio caro fa fatica a bere, il suggerimento è di utilizzare le acque funzionali. La persona con demenza può avere dei cambiamenti rispetto al gusto ed è possibile allora arricchire il sapore dell’acqua, in modo che possa risultare piacevole, andando ad aggiungere alcuni tipi di aromi naturali presenti nella frutta o nella verdura. Questa piacevolezza aiuta a bere di più, soprattutto nei periodi più caldi o quando la persona potrebbe non avere voglia di bere (in questo articolo trovi tanti consigli per  favorire l’idratazione, clicca qui).

La ricetta per il benessere dell’intestino.

La dott.ssa Cantarutti ci suggerisce tre ricette efficaci per la stipsi ostinata:

  • Utilizzare come bevanda del mattino, appena ci si sveglia, una tisana di malva, perché una volta preparata si arricchisce di mucillagini che risultano essere particolarmente utili e idratanti sulla mucosa intestinale. La malva aiuta anche indirettamente a mantenere sotto controllo la crescita di eventuali batteri patogeni.
  • Si può utilizzare la polvere di fibra di acacia che è una fibra prebiotica. Semplicemente si utilizza 1 cucchiaino di questa polvere disciolta in un bicchiere d’acqua (non troppo fredda o troppo calda, importante per evitare uno scarso riflesso colico o un disturbo funzionale) da bere al mattino appena ci si sveglia prima di colazione
  • L’acqua di mandorle: a circa 50 gr di mandorle bianche (senza pellicina) si aggiunge 1 cucchiaino di miele (che ha un effetto straordinario per l’attivazione della peristalsi) e si frullano, il risultato sarà uno smoothy denso che si potrà diluire con la tisana di malva (circa un litro come quantità) o semplicemente con acqua (già la presenza delle mandorle tritate insieme alla sinergia del miele sono un validissimo aiuto per la stipsi) da bere durante la giornata.

Aumentare il benessere.

Possiamo fare molto per sostenere la qualità di vita della persona con demenza a cui siamo accanto. Oggi ho voluto accompagnarti ad esplorare un elemento fondamentale, perché la serenità e la salute del tuo caro con demenza sono connesse all’avere cura del suo benessere intestinale. Il movimento, la nutrizione e l’idratazione sono elementi preziosi che lo favoriscono. Possiamo fare in modo che il microbiota intestinale diventi un potente alleato per sostenere il benessere psicofisico e la salute del proprio caro che vive con demenza ed è importante che lo diventi anche per noi. Di seguito voglio lasciarti altri approfondimenti che il Sente-mente Team ha creato per te. Tra tanti consigli, ti invito nel sceglierne uno e sperimentarlo per almeno due settimane: potrai cominciare a creare una nuova abitudine e coglierne i benefici.

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APPROFONDIMENTI

  • In questo articolo puoi approfondire i comportamenti attraverso i quali il tuo caro potrebbe volerti dire che sta provando disagio rispetto al benessere intestinale, scoprili cliccando  qui 
  • In questi video con Letizia Espanoli e la dott.ssa Debora Cantarutti, puoi trovare tanti suggerimenti per la nutrizione del tuo caro che vive con demenza: la miglior colazione ; indicazioni per creare un pasto equilibrato ; consigli per la miglior cena validissimi per tutti.
  • Spesso facciamo vivere il nostro corpo in carenza cronica di acqua, per avere cura di te e del tuo caro migliorando la vostra idratazione, vi consiglio questi preziosi podcast 1 e 2.
  • Fondamentale per essere cura creare armonia tra mente e corpo, puoi trovare preziose Gocce di cura qui.

 

 

 

Tags:#benessere#ciboterapia#sentemente
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Anna Gaburri

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