Camminare in autonomia: armonia del movimento, mobilità ed equilibrio
Per molte persone che con-vivono con la demenza, la possibilità di muoversi camminando nei propri ambienti di Vita rappresenta un fattore fondamentale nel determinare la propria qualità di Vita. In che modo è possibile sostenere nel tempo l’abilità di camminare in autonomia?
La prevenzione delle cadute è un elemento importante per poter godere il più a lungo possibile della libertà e del ben-essere psico-fisico che il “camminare” porta con sé, ed un buon livello di attività fisica è uno dei principali fattori di protezione migliorando, in particolare, la capacità di equilibrio e di coordinamento dei movimenti.
Camminare sembra un’azione di per sé semplice: una volta acquisita da piccoli, non ci pensiamo più. In realtà è un’operazione molto complessa che coinvolge i centri dell’attivazione motoria, i centri dell’equilibrio, i nostri organi sensoriali, le nostre capacità attentive…il tutto condito con le peculiarità che ognuno di noi presenta in termini di forza muscolare, flessibilità e mobilità articolare.
Quando camminiamo, utilizziamo inconsciamente i diversi distretti del nostro corpo in armonia e con il giusto timing di attivazione e questo ci consente di avere un camino fluido e controllato.
Cosa succede se una o più parti del nostro corpo iniziano ad irrigidirsi?
Questo spesso avviene non solo in persone che hanno difficoltà di movimento a causa di dolore o di patologie di diversa natura, ma anche in persone sedentarie che trascorrono molto tempo sempre nelle stesse posizioni. Quindi vale sia per le persone che con-vivono con la demenza sia per i care-partners.
Le tensioni muscolari ed articolari modificano via via il nostro modo di muoverci: il nostro meraviglioso corpo infatti, troverà dei sistemi per compensare la restrizione del movimento e a lungo andare questo potrà portare con sé ulteriori cambiamenti, rigidità e spesso dolore muscolo- scheletrico.
Diventa quindi di importanza fondamentale includere nella propria giornata un momento da dedicare all’attività fisica, ancora meglio se combinato con semplici esercizi di allungamento e stretching.
Consultare un fisioterapista può rivelarsi efficace per decidere insieme quale percorso intraprendere in caso di presenza di dolore acuto o cronico, stabilendo un percorso riabilitativo che tenga conto dei fattori di rischio e delle potenzialità che la persona può ancora esprimere e quali ausili sono necessari.
L’ideale sarebbe poi poter condividere insieme gli esercizi quotidiani, consentendo alle persone che con-vivono con la demenza di sperimentare il proprio corpo e sostenendole nell’utilizzare al meglio le proprie abilità. Sedersi accanto, ripetere insieme le sequenza più complesse, fare da specchio nei movimenti da eseguire, guardare insieme un video e provare gli esercizi sono tutti modi per stimolare e far crescere il desiderio di muoversi.
Anche pochi minuti ogni giorno possono fare la differenza!
In questo breve filmato vi illustrerò alcuni semplici esercizi di allungamento e stretching che si possono fare da seduti. Buona visione!
https://www.youtube.com/watch?v=pZpoZD3jeWI&t=58s
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