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#GiorniFelici

18 Mag

Paura? Io tengo stretti i momenti di felicità

  • By Letizia Espanoli
  • In #GiorniFelici, Blog
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Ti lancio una sfida! Cosa ne dici di cominciare a considerare la “paura” come una potente alleata?

Forse la tua prima reazione sarà quella di affermare “Ma io non ho paura!” “Paura di che cosa”?

La tendenza che abbiamo è, infatti, quella di negarla (a noi stessi o agli altri) o di evitarla e l’aspetto più paradossale della paura è che, a differenza di quello che accadeva centinaia di migliaia di anni fa ai nostri progenitori, alle prese con pericoli reali dai quali sfuggire per poter sopravvivere, oggi la paura è quasi sempre una nostra costruzione mentale.

La paura agisce in modo subdolo in noi e a volte è difficile riconoscerla. Se ci pensi però è proprio la paura che ci conduce per mano quando tendiamo a procrastinare i nostri impegni (paura di non essere all’ altezza, di fare una brutta figura, di non soddisfare le aspettative che gli altri hanno su di noi) o quando ci abbandoniamo a cattive abitudini (paura di non riuscire a introdurre cambiamenti in meglio nella nostra vita, paura di non meritarci di più…), con devastanti conseguenze per la nostra autostima, la fiducia in noi stessi, la nostra motivazione rispetto ai nostri “perché”.

La paura, nel ventaglio delle centinaia di sfumature di emozioni che nel corso di una vita sperimentiamo, è forse quella che, più di ogni altra, ha proprio il potere, se glielo permettiamo, di destabilizzarci e di lasciarci lì, a vivere un’esistenza che in realtà non ci soddisfa, una vita infelice, non in linea con ciò che desideriamo per noi o per le persone che amiamo.

Ho vissuto una lunga vita e ho avuto molti guai, la maggior parte dei quali non si sono mai verificati

Mark Twain

Quindi la paura, il più delle volte, prende forma unicamente nei meandri nella nostra psiche. Abbiamo il maledetto e istintivo “vizio” di lasciar andare incontrollata la nostra immaginazione e di crearci da soli i nostri fantasmi. Ci spaventiamo e rimaniamo bloccati fantasticando sui risultati negativi di qualunque attività potremmo perseguire.

Ti propongo di fare una semplice esperienza insieme. Prima di continuare la lettura fermati un attimo, prendi carta e penna e chiediti:

“C’è qualcosa in questo momento della mia vita che potrei o dovrei fare e non sto facendo perché sono entrato in pieno ciclo della paura?”.

Sii onesto con te stesso, nessuno leggerà ciò che scrivi e potrai gettare questo foglietto subito dopo avere messo per iscritto le tue riflessioni. Può essere anche una piccola cosa che stai cercando di evitare o procrastinare o non la stai affrontando. Non farlo oralmente. Scrivere ti aiuterà a prendere ancora più consapevolezza.

Ti faccio alcuni esempi per chiarire meglio ciò che ti sto chiedendo di fare:

  • Dovrei lasciare questo posto di lavoro perché non mi soddisfa più, ma ho paura di non essere in grado di costruirmi un’altra professione.
  • Dovrei delegare una parte del mio lavoro ai miei colleghi, ma ho paura che il lavoro non venga fatto bene come lo farei io.
  • Dovrei proporre questo cambiamento al mio collega, ma ho paura di sembrare presuntuoso e arrogante.
  • Dovrei fare quella telefonata, ma ho paura che mi dica di no.

Ora, prima di fare un passo avanti, ti lascio alcuni altri spunti su cui riflettere.

Pochi giorni fa è mancato Ezio Bosso, il grande pianista, compositore e direttore d’orchestra italiano. Questo grande uomo conviveva, da più di dieci anni, con una malattia neurodegenerativa che l’ha messo a dura prova, ma, nonostante la paura che la malattia e l’ignoto portavano con sé, si è dato il permesso di vivere il suo sogno fino all’ultimo respiro, la musica.

Bosso aveva smesso di domandarsi “Perché proprio a me?”. Non incolpava il destino, non teneva lontana la paura. Egli stava al suo posto, il bordo di un precipizio, ma si godeva il panorama.

Un musicista conosce l’importanza del vuoto fra le note e si mette tranquillo. E’ una condizione indispensabile per accorgersi che anche in mezzo alla situazione peggiore c’è uno spazio aperto, introvabile se si fugge o si recrimina.

Questo potere, che possiamo chiamare resilienza, in realtà ognuno di noi ce l’ha dentro di sé e la bella notizia è che la possiamo allenare, giorno dopo giorno per riscoprirci viaggiatori in cammino costante verso la nostra miglior versione!

Ezio Bosso, alla domanda sei lui fosse felice, rispondeva: “Non ti so dire se sono felice, però ti so dire che tengo stretti i momenti di felicità, che vivo fino in fondo, fino alle lacrime. Ho una filosofia che mi porta a legarmi di più ai momenti felici, perché quelli sono quelli che poi ti serviranno…la maniglia per ritirarti su, quando sei nel letto e non riesci ad alzarti…”.

Quasi allo stesso modo Martin Seligman, il padre della Psicologia Positiva, afferma: “Una vita felice è una vita che ha un significato, una direzione, uno scopo e le persone felici sono quelle che giorno dopo giorno, compiono azioni efficaci in quella direzione”.

Credo che nessuno voglia ritrovarsi alla fine della propria vita carico di rimpianti! Allora è urgente non permettere alla nostra mente di ostacolarci. Noi possiamo sempre, se vogliamo, metterci al timone della nostra esistenza e direzionare le vele, anche e soprattutto quando il vento soffia contrario, proprio come ha fatto Ezio Bosso.

Non possiamo permettere alla paura di lasciare assopiti i nostri desideri più autentici. La Vita non può ridursi a essere un semplice susseguirsi di ore e giornate noiose, una uguale all’ altra. Ciascun uomo merita la felicità e può scegliere liberamente di assumersi la responsabilità di farla entrare nella propria vita

“Fa’ ciò di cui hai paura!”

Letizia Espanoli

Proprio quelle cose che ci fanno più paura sono quelle che ci forniscono la maggiore liberazione e crescita.

Ora voglio lasciarti alcuni suggerimenti pratici per prendere confidenza con la paura e iniziare a fartela amica!

1- Comincia a guardarla da un altro punto di vista e a definirla usando parole nuove!

Te ne suggerisco una! La paura è un meraviglioso meccanismo che il nostro sistema Mente-Corpo ha a disposizione per mandarci un segnale inequivocabile in grado di proteggerci da un potenziale pericolo.

La sfida è scegliere di essere coraggioso, proprio come ha fatto Ezio Bosso che conviveva con la paura, ma non ha mai smesso di vivere con quella spinta che lo portava ad agire e a vivere in pienezza, nonostante tutto!

 2- Riconosci la tua paura, non negarla.

Impara a dire a te stesso “Sto provando paura in questo preciso istante”. Accogli questa sensazione, prova a sentirla localizzata nel tuo corpo e non giudicarti o biasimarti. La paura è una preziosa alleata per conoscere le tue aree di miglioramento. Usa la tua capacità razionale nella maniera più intelligente possibile come antidoto all’ emotività, ti aiuterà a valutare oggettivamente la situazione, prendendone un po’ le distanze. Dissociarti dalla paura, non identificandoti con essa, ti porta ad abbassare il livello di stress innalzando quello della sicurezza e fiducia nei tuoi mezzi.

Ripensa alla situazione che hai individuato che secondo te, in questo momento, ti sta paralizzando.

Ancora una volta puoi provare a mettere per iscritto le risposte, la tua consapevolezza ti ringrazierà!

Cosa mi sta dicendo questa situazione?

Che cosa mi sta generando stress, qual è la paura che ci sta dietro?

Che cosa temo veramente? Cosa mi spaventa di questo cambiamento?

Che cosa credo che mi porta a sentirmi così in questa situazione? Quali sono le credenze che supportano questa paura?

È davvero motivata questa paura? O è del tutto irrazionale

Cosa c’è di stupido, divertente o ridicolo nei miei ragionamenti?

Cosa sto dimenticando o perdendo di vista che mi porta a dubitare delle mie capacità o di avere paura di qualcosa di assolutamente gestibile?

In quali altre situazioni ho affrontato difficoltà simili?

3-Lasciati provocare da queste affermazioni

Grazie alla Psicologia Positiva, conosciamo una verità incontrovertibile: noi non possiamo controllare gli eventi, ma possiamo controllare il significato che diamo agli stessi e il modo con cui scegliamo di farvi fronte.

La realtà è ciò su cui porti la tua attenzione. Puoi sempre scegliere se focalizzarti sulla situazione che ti crea disagio o sulle soluzioni alla sfida che stai vivendo.

Le parole che usi, sia nel tuo dialogo interno, sia in relazione agli altri, influenzano la tua percezione (invece di dirti che hai paura puoi scegliere di dirti che ti stai mettendo in gioco per la tua crescita e che se anche dovessi commettere un errore è pur sempre un’opportunità che ti sei dato!)

 4- Usa il tuo corpo!

Quando trovi difficile intervenire sui tuoi processi mentali, parti da un’altra parte! Come abbiamo più volte ripetuto, il nostro sistema Mente-Corpo è profondamente interconnesso e la biochimica del benessere e della salute, che contrasta quella dello stress, si attiva sia attraverso i processi di pensiero, ma anche a partire dalla tua fisiologia.

Respira!

Quando senti che il tuo corpo ti sta dando messaggi di disagio (ansia, battito cardiaco accelerato, sudorazione eccessiva, pensieri che si susseguono incessanti…). Porta la tua attenzione sull’ aria che entra e che esce dalle tue narici e prolunga l’atto di inspirare ed espirare. Il respiro consapevole ha il potere di attivare il nostro sistema nervoso parasimpatico che è quello che ci permette di entrare in uno stato di rilassamento e pace. Le sostanze biochimiche dello stress (cortisolo, adrenalina, noradrenalina), vengono gradualmente rimpiazzate dalle molecole del benessere (serotonina, dopamina, endorfine, ossitocina…) e il nostro tono dell’umore ne beneficia!

Fai attività fisica.

Esci di casa e fai anche solo una passeggiata. E’ scientificamente dimostrato che il movimento ha grossi benefici non solo per il nostro corpo, ma anche per la mente perché migliora le funzioni cognitive e regola le nostre emozioni. L’aumento del flusso sanguigno che si produce durante l’attività fisica raggiunge le cellule cerebrali che si attivano per svolgere le loro funzioni. Muovendoti stimoli la produzione di ormoni come la serotonina e le endorfine conosciuti per il loro effetti calmanti sulla salute mentale. La regolare attività fisica stimola inoltre un’area del cervello chiamata circuito fronto-striatale che, più si rafforza, maggiore autostima genera nelle persone.

Immergiti nella natura!

Respira aria fresca, ascolta i suoni, osserva i colori, assapora la calma stando distanti dalle fonti di stress, lascia che i raggi del sole inondino la tua pelle (con conseguente produzione di vitamina D!). Tutto questo ha effetti benefici sul tuo sistema immunitario, sulla tua pressione sanguigna, ma soprattutto è dimostrato che riduca lo stato di ansia. Bastano 20 minuti di camminata all’ aperto per schiarirsi le idee!

5- Trasforma la paura in azione

L’azione è il vero antidoto alla paura! Se inizi a fare stai già cambiando. Quando ti rendi conto che la paura che senti è eccessiva e immotivata, smetti di pensare e fai qualcosa! Anche un piccolo passo in direzione del cambiamento.

Alza la cornetta e fai una telefonata, scrivi un progetto, sali in macchina a vai a cercare quella persona…

Fai il prima possibile quello che la paura ti stava impedendo di fare o comunque inizia a muoverti in quella direzione con un’azione concreta, anche se minima. In questo modo esci dal ciclo della paura ed entri nel ciclo del successo dove una nuova consapevolezza, dovuta all’aver smesso di scappare mentendo a te stesso e aver invece guardato le cose come stavano, ti dà accesso al tuo reale potenziale che ti permette di fare. Trasformare la consapevolezza in azione è fondamentale, la consapevolezza da sola non genera risultati. Agire uccide la paura. Più facciamo più siamo obbligati a vivere il presente e smettiamo di proiettare la mente su ciò che potrebbe accadere e scopriamo che le nostre costruzioni mentali avevano ingrandito le difficoltà.

Se una paura è così grande da paralizzarti, riduci gradualmente la quantità di rischio, assumiti sfide più piccole e fatti strada!

Agisci ora più tardi sarà solo tardi

Stephen Littleword

#simona_sentementefelicitatrice

Materiale a libero utilizzo per la stampa

Se vuoi approfondire ulteriormente il tema ti suggerisco di ascoltare con attenzione questo meraviglioso Live dal titolo “Attraversare l’ansia e coltivare il benessere”. Troverai semplici e concreti suggerimenti per cominciare a vivere senza timore le tue emozioni, anche quelle più depotenzianti e, un passo alla volta a trasformarle!

ATTRAVERSARE L'ANSIA PER COLTIVARE IL BENESSERE

Pubblicato da Giorni Felici su Domenica 3 maggio 2020

 

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Letizia Espanoli
Esperta e formatrice di organizzazioni.

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