Letizia Espanoli | Sente-mente® Modello | Giorni FeliciLetizia Espanoli | Sente-mente® Modello | Giorni Felici
  • Chi sono
    • Letizia Espanoli
    • Il Team
    • Recensioni
  • Sente-mente®
    • Sente-Mente® modello
    • Sente-Mente® organizzazione
  • Giorni Felici
  • Corsi
  • Felicitatori
  • Shop
    • Libri
    • E-book
    • Corsi ed eventi
  • Blog
  • Contatti
Back
  • Chi sono
    • Letizia Espanoli
    • Il Team
    • Recensioni
  • Sente-mente®
    • Sente-Mente® modello
    • Sente-Mente® organizzazione
  • Giorni Felici
  • Corsi
  • Felicitatori
  • Shop
    • Libri
    • E-book
    • Corsi ed eventi
  • Blog
  • Contatti
  • Home
  • Blog
  • Blog
  • La Cura a domicilio: il respiro è più di un parametro

Blog

14 Ott

La Cura a domicilio: il respiro è più di un parametro

  • By Letizia Espanoli
  • In Blog, Sente-Mente® Organizzazione
  • 0 comment

Incontrare una persona a domicilio rappresenta per un professionista un momento “speciale” in cui poter raccogliere informazioni importanti rispetto al suo contesto di vita ed alle sue relazioni e, allo stesso tempo, offrire la propria competenza per costruire insieme alla persona stessa ed al nucleo famigliare, un percorso di cura “su misura”.

Il professionista, grazie all’’interazione che saprà creare con la persona che vive con demenza, ne conoscerà i paesaggi dell’anima e le esperienze di vita che lo hanno reso l’uomo/la donna che è oggi.Come infermiera domiciliare, ho sviluppato la consapevolezza che il “primo incontro a domicilio” è fondamentale per accendere la scintilla della fiducia, elemento indispensabile per una relazione d’aiuto efficace da cui nasce il percorso di cura ed il suo successo. Per “cura” intendo quell’insieme di sguardi, di parole, di silenzi e di gesti umani e professionali, che costruiscono l’interazione tra individui e che considero essere il fondamento per ogni professionista della Cura e della Relazione.

Quando ci rechiamo a domicilio per la prima visita, solitamente proponiamo un’intervista alla persona e alla famiglia per comprendere bisogni, aspettative, desideri. Per gli infermieri vi è anche una rilevazione dei parametri oggettivi che comprende la misurazione della Pressione Arteriosa, delle pulsazioni e la registrazione della frequenza respiratoria. È proprio rispetto al respiro che desidero oggi proporre il mio intervento.

Siamo a conoscenza che, dal punto di vista fisiologico, il respiro si riferisce allo scambio di gas che avviene a livello polmonare durante gli atti respiratori. L’organismo segnala costantemente al cervello la concentrazione di ossigeno presente nel sangue e di conseguenza regola la frequenza respiratoria per assicurare una presenza costante di questo gas vitale. La respirazione nasale garantisce l’inalazione di aria depurata da particelle in sospensione come polveri, polline, batteri grazie all’azione di filtro esercitata da cellule dotate di sottilissime ciglia presenti nelle cavità nasali. Regolando l’apporto di aria che affluisce ai polmoni si può favorire la circolazione del sangue, la dilatazione degli alveoli polmonari e migliorare così l’energia vitale a disposizione. E ancora, riporta in equilibrio il sistema endocrino, rafforza quello immunitario, regola la pressione del sangue e la circolazione linfatica favorendo così l’eliminazione delle tossine.

Il nostro corpo, strumento perfetto, ci assicura un controllo automatico di questa essenziale funzione, ma è altresì possibile controllarla intenzionalmente per ottenere diversi effetti.  Il respiro, infatti è la sola funzione del sistema nervoso autonomo che possiamo cambiare con la volontà.

Se consideriamo la respirazione esclusivamente come modalità fisiologica di scambio gassoso, riduciamo questa funzione al puro aspetto fisico, mentre la ricerca scientifica sta sempre più dimostrando come il respiro sia il primo elemento su cui fondare il benessere, in quanto capace di modificare le reazioni automatiche del sistema nervoso autonomo. Quando il respiro diventa consapevolmente “strumento” di benessere e si porta intenzionalmente l’attenzione al tipo di respiro che si adotta, è in grado di donare benefici anche a livello emotivo e mentale, modulando emozioni come ansia e paura e favorendo la calma e la presenza.

La ricerca scientifica dimostra infatti che esiste una stretta relazione tra respirazione, stato mentale, stato emotivo e salute del corpo. Questo grazie al fatto che, come il cervello controlla il respiro, agendo sul respiro si possono influenzare il cervello e le sue funzioni.

Osserva una persona di cui hai cura.  Se sente paura o rabbia e potrai notare come il suo respiro sia corto, accelerato e superficiale. Le emozioni infatti condizionano il tipo di respiro, ma se avrai cura di accompagnarlo a sperimentare un respiro lento, profondo, coinvolgendo addome e diaframma, potrai notare come questo modificherà anche il suo stato emotivo e di conseguenza l’umore. Un respiro ritmico, naturale richiede meno energia, lasciando a disposizione a cellule e organi una quantità di ossigeno maggiore. Le neuroscienze hanno ampiamente approfondito l’impatto della respirazione sull’unità corpo/mente. Se desideri approfondire l’argomento puoi digitare su PubMed “respirazione” e troverai studi di riferimento.

La qualità della vita viene influenzata in modo considerevole dal tipo di respiro che si adotta.

All’interno di una relazione terapeutica efficace, ritengo importante educare le persone di cui abbiamo cura e le loro famiglie, alla consapevolezza di quanto il respiro possa aggiungere qualità alle giornate nel percorso di vita con una malattia cronica, una condizione fisica spiacevole o emozioni depotenzianti. Sarà d’aiuto anche per fornire al nucleo famigliare un’esperienza di autoefficacia che a volte viene meno a causa del senso di impotenza che la convivenza con la malattia può infondere.

Il professionista  a domicilio ha l’opportunità di insegnare strategie respiratorie, strumenti semplici ed efficaci che possono donare sollievo in diverse situazioni.  Al nostro prossimo appuntamento, l’ultimo mercoledì del mese di ottobre, sarà mia cura entrare nel dettaglio di una respirazione che attivi il sistema nervoso parasimpatico inducendo calma e rilassamento. Presenterò inoltre alcune modalità respiratorie specifiche. Sarà l’occasione per sperimentarle in primo luogo su di te e, quando ne avrai gustata l’efficacia, trasmetterle con competenza e credibilità alle persone di cui hai cura.

 

MATERIALE DI LIBERO UTILIZZO PER LA STAMPA

  • Share:
Letizia Espanoli
Esperta e formatrice di organizzazioni.

Ti potrebbe piacere anche:

Il-sorriso-come-risorsa-educativa:-dalla-scienza-alla-pratica

Il sorriso come risorsa educativa: dalla scienza alla pratica

  • 03/09/2025
  • by Rosalia Consoli
  • in #GiorniFelici
Come insegnante, quante volte ti sei sentita/o come un funambolo in equilibrio tra registri, verifiche, riunioni e la necessità...
Intelligenza artificiale e cultura della Cura in Rsa
09/07/2025
Demenza: cosa fare quando il caldo intensifica i “disturbi del comportamento”
Demenza: cosa fare quando il caldo intensifica i “disturbi del comportamento”
08/07/2025
La cultura della gentilezza nelle RSA: benefici concreti per residenti e staff
15/06/2025

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Contattami

letizia.espanoli@sente-mente.it


Via Casarsa 47
33080 Zoppola, Italy

Social

  • Facebook
  • Linkedin
  • Youtube

Newsletter Sente-mente®

Resta sempre aggiornato sulle ultime novità per trasformare la tua idea di mondo socio-sanitario in concretezza operativa.

Iscriviti alla newsletter di Sente-mente®

Newsletter Giorni Felici

Per te pensieri esclusivi, vigorosi e capaci di trasformazione per portare bellezza, felicità e resilienza nella tua vita.

Iscriviti alla newsletter di Giorni Felici

Website © 2023 by B/Bold Design Studio | Privacy Policy