IL CORAGGIO DI SVELARE BELLEZZA E POSSIBILTA’
Quando ci relazioniamo con un anziano che con-vive con la Demenza di fronte a noi si aprono due strade:
Strada 1: Indossiamo lenti in bianco e nero e ci concentriamo su tutto ciò che in lui manca e su tutti ciò che lui non sa più fare. Il risultato è che cominciamo a pensare che per quella persona non ci sia più nulla da fare ed il passo è breve alla nascita del pensiero “mai io cosa mi prendo cura a fare di una persona che non mi riconosce, non sa fare più nulla e pensare più nulla?”.
Inizialmente magari si prova ancora qualche emozione nello stare con lui, ma poi piano piano, con il passare del tempo, e quell’anziano smette di essere per noi una persona.
Diviene un corpo vuoto, quasi un oggetto posto lì in quel letto di cui posso disporre come a mio piacimento.
La fine della storia l’avete sulle cronache di tutti i giornali quando si parla di maltrattamento verso gli anziani.
Questa è la strada della drammaturgia dell’Alzheimer, questa è la strada di chi, siccome non ci sono ancora farmaci a disposizione per guarire i nostri anziani, incrocia le braccia e dice “Non c’è niente da fare”.
Strada 2: Indossiamo lenti coloratissime e guardiamo il nostro anziano. Scopriamo immediatamente che Cartesio è morto perché lui vive e si afferma nel mondo anche senza COGITO.
L’anziano che con-vive con la Demenza vive senza pensare perché gli basta ciò che SENTE. E così scopro che il mio vecchio non ha più grandi capacità di memoria o attenzione ma prova delle bellissime emozioni. E vi dirò che sente anche le mie di emozioni!
Dopo aver compreso questo l’anziano non è più un corpo vuoto abbandonato in un letto.
È e rimane una persona con cui ridere e condividere momenti delle vita semplici ma pieni di significato!
Dopo aver capito che qualcosa va via ma tanto rimane, io posso farmi esploratore delle possibilità che ancora può regalarmi la relazione con quell’anziano! Devo essere io però a farmi ricercatore e scovare quel nocciolo vitale che ancora vive dentro di lui.
Sono io che attraverso i miei occhi devo concedergli la possibilità di stupirmi e stupirci. In questa strada non c’è spazio per “Non c’è niente da fare”, c’è il lavoro duro quotidiano per trovare sempre uno spazio, seppur piccolo, di relazione con quella persona.
Questa è la strada della possibilità che io percorro insieme a Letizia Espanoli e altri 80 felicitatori del Sente-Mente project.
Scegli tu che strada vuoi percorrere nelle relazioni che tessi tutti i giorni..ma ricorda che regalare colore, gioia e possibilità alle persone che incontri e alle tue giornate farà la differenza!
Buon felice pomeriggio!
Giusi Perna Psicologa Felicitatrice