Andare oltre la sconfitta e l’impotenza: impara a desiderare

Quanta energia è presente in un cuore ed una mente capaci di desiderare. E’ segno che essi non sono sopraffatti dalla sconfitta e dall’impotenza o dall’immaginare che nulla sia più possibile.
Quando ci troviamo sopraffatti, come in questo particolare periodo storico, i desideri diventano il motore da avviare per condurci dove desideriamo far accadere dei cambiamenti. Il cambiamento non può esistere senza desiderio che è lo stato nascente della trasformazione. I significati di desiderio sono tanti e l’etimologia ci dice che proviene dal latino: desiderium, composto di de che significa mancanza e sidera stelle. La mancanza delle stelle.
Gli studi ci dicono che quando parliamo di desideri è importante conoscere la differenza tra desiderare e considerare. Quando consideri non desideri perché ti adegui. Pensa alle volte in cui usi questa parola nel tuo linguaggio: “vorrei fare o esprimere una considerazione, vorrei che tu considerassi”. Il desiderio è un’accensione che nasce dalla percezione di una mancanza, dall’immaginare che tu puoi essere qualcosa di diverso da ciò che sei oggi e la tua mente sa guardare cosa c’è oltre l’orizzonte. Per desiderare devi disinnescare la parte più ottusa del pensiero positivo che afferma che va sempre tutto bene perché significherebbe continuare a stare in quella situazione e adeguarsi.
Il desiderare è una ribellione interiore allo stato attuale.
Ci vuole molto coraggio per desiderare perché è una parola che ci invita a espandere la nostra percezione di quello che sentiamo e ci porta a spingerci verso la necessità di darci il permesso di muoverci nella direzione di ciò che vogliamo. Desiderare è un modo per espandere la nostra percezione fino a cogliere il futuro che è il mio prossimo confine. Quando arriverò al futuro saprò di essere arrivata laddove un nuovo orizzonte sarà nuovamente visibile davanti ai miei occhi. I desideri ci servono per tenere i passi sempre attivi nella direzione del nostro futuro.
Abbiamo anche bisogno di coraggio perché pensare i desideri è una cosa diversa dall’avere metodo per attuarli e fare in modo che possa essere coltivato e nutrito perché dobbiamo averne cura. Il desiderio non vive da solo e infatti c’è bisogno della tua attenzione e della tua intenzione. Devi iniziare a distinguere dentro di te la diversità che c’è tra desiderio e bisogno.
Viviamo in una strana società che ha accorciato molto la distanza tra il desiderio e il bisogno. Può succedere ad esempio che non sappiamo se abbiamo bisogno di una televisione nuova o desideriamo una televisione nuova oppure se desideriamo nutrirci in modo diverso o se abbiamo bisogno di farlo. È per te che differenza c’è tra bisogno e desiderio? Ti invito a prenderti qualche minuto nelle tue mattine per scrivere i tuoi pensieri in merito a questa differenza. Dobbiamo uscire da quel tutto e subito perché non possiamo piantare un seme e il giorno dopo andare a raccogliere il frutto, c’è un tempo che va atteso! C’è un tempo del fare, dell’agire e c’è un tempo concreto. Se desideriamo, ad esempio, nel lavoro un’organizzazione migliore ci vorrà tempo, lavoro e devozione e dovrà uscire da noi quel “io voglio” perché è il volere che mette in moto il desiderio. Quando desideriamo spesso pensiamo che esso sia parte dell’immaginazione ma in realtà il desiderio diventa un atto di concretezza.
Un altro atteggiamento frequente è quello di darci il permesso, perché non desideri se non ti dai il permesso di farlo. Se ci mettiamo a scrivere i nostri desideri all’inizio sarà difficile andare oltre ai 20 perché siamo abituati a doverci accontentare o a pensare che si desiderano solo cose materiali. Dovremo desiderare più le esperienze che gli oggetti come, ad esempio, desiderare di vivere l’esperienza di guardare New York dalla torre più alta per ammirare il tramonto e sentire che questo mi riempie profondamente.
Crea questo mese la tua scatola o un vasetto dei desideri e scrivi, pianifica ad esempio desideri per la tua famiglia e poi divertitevi a realizzarli. Quando il vasetto sarà pieno dovrei sceglierne uno a uno e dargli vita; ci aspetta una maratona dei desideri. Per una vita felice dobbiamo sapere accendere il desiderio al momento giusto. La nostra vita è fatta di scelte e non solo di elementi e situazioni che ci fanno sentire vittime. È il voler far accadere delle cose che proprio mette in moto i desideri.
Dobbiamo espandere questa energia forte per nutrire i risultati e la speranza e come afferma Igor Sibaldi “Ci sono cose che, per il solo fatto di averle potute immaginare, cambiano il mondo in cui viviamo.”
Febbraio sta finendo e presto sarà pronto il nuovo palinsesto di marzo con una nuova parola. Intensifica gli allenamenti sulla parola “desideri”. Se non ti sei ancora iscritto al canale Telegram “Giorni Felici”(https://t.me/giornifelici) fallo. Troverai già un rilassamento guidato ed una esperienza. Lunedì ti presenterò il libro del mese intorno a questa parola speciale.
A presto