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  • PERCHÈ ABBIAMO BISOGNO DELLE EMOZIONI POSITIVE MA ANCHE DELLE NEGATIVE.

Letizia Espanoli

24 Set

PERCHÈ ABBIAMO BISOGNO DELLE EMOZIONI POSITIVE MA ANCHE DELLE NEGATIVE.

  • By Letizia Espanoli
  • In Letizia Espanoli
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Le emozioni negative svolgono un ruolo molto importante nelle nostre vite, così come quelle positive. Sarebbe auspicabile cercare un equilibrio sano tra il polo positivo e quello negativo. Eliminare tutte le emozioni negative non sarebbe realistico o sano.

Le prove sperimentali suggeriscono che, anche se le emozioni positive e negative sono tra loro incompatibili, sono entrambe necessarie per ottimizzare il funzionamento e il benessere del cervello. Le emozioni e le esperienze positive dovrebbero quindi ovviare alle emozioni e alle esperienze negative.

Emozioni positive e negative

Sappiamo che quando le persobe affette da depressione e/o ansia aumentano le loro esperienze con la positività, si innesca un processo a spirale verso l’alto, che favorisce l’accesso ad una serie di potenziali meccanismi di coping (meccanismi di gestione di eventi stressanti).

Uno studio a controllo randomizzato.
intrapreso da Frederick et al. (2008), mostra come auto-generare emozioni positive più frequentemente nel corso di 7 settimane possa essere sufficiente a ridurre i sintomi depressivi. Lo studio auspicherebbe il raggiungimento di un equilibrio affettivo quando nel tempo si riesca a superare un rapporto 3 emozioni positive a 1 negativa. Tale rapporto secondo lo studio potrebbe far scomparire e prevenire la ricomparsa degli effetti irrazionali causati da eventi stressanti e da un tono dell’umore basso. Tuttavia questo rapporto è in buona parte arbitrario, per cui occorre quindi “prenderlo con le pinze” in attesa di ulteriori riscontri.

Di fronte alla sofferenza e alla morte

Quindi se dobbiamo sperimentare sia emozioni positive che negative, in quanto le emozioni positive permetteranno la messa in secondo piano e la  rielaborazione di quelle negative.
Questo ci porta alla seguente domanda:

Come possiamo sperimentare emozioni negative e positive mentre affrontiamo la sofferenza e la morte?

L’Università della California (San Francisco) ha mostrato, con il suo progetto sulle strategie di coping, che i partner che assistevano uomini affetti da AIDS, sperimentavano su di loro sia emozioni negative che positive. Queste emozioni si erano susseguite l’una accanto all’altra sia nei periodi di cura che nel periodo di lutto.

Il progetto ha individuato quattro categorie di tecniche di coping emozionale positivo (tecniche di gestione degli eventi negativi attraverso le emozioni positive):

1) Riapprendimento positivo.
Ossia dare un nuovo significato, mettere sotto una nuova luce quanto accaduto.

2) Focalizzare sul problema tutte le strategie  mirate alla gestione dell’evento stressante.

3) Credenze spirituali.

4) Mettere in pratica emozioni positive e infondere qualsiasi evento anche il più  ordinario di un significato positivo.

Questi risultati hanno portato alla necessità di rivedere ulteriormente le teoria sul coping (gestione di eventi stressanti).
Insieme alle emozioni negative dovrebbero essere affrontati anche gli effetti delle emozioni positive. Le teorie sul coping dovrebbe prendere in considerazione sia gli aspetti negativi che positivi della situazione di disagio, piuttosto che concentrarsi solo sul negativo.

L’articolo propone che un equilibrio possa essere raggiunto attraverso di tre percorsi:

1) Assegnare un nuovo significato, una nuova strada al nostro modi affrontare lo stress.

2) Tenere sempre presente il rapporto funzionale esistente tra emozioni negative e positive.

3) Utilizzare tecniche di fronteggiare fronteggiamento dello stress che generino emozioni positive.

Tre suggerimenti da applicare nella tua vita quotidiana direttamente da Barbara Fredrickson, docente di psicologia nell’Università della Carolina del nord:

1) Usa la speranza come alternativa alla paura  e accostati alle situazioni terribili della tua vita cercando soluzioni creative. Questo atteggiamento ti aprirà la mente e il cuore anziché chiuderli.

2) Tieni monitorato quotidianamente il tuo rapporto con la positività, scopri ciò che ti rende vivo e dai a queste attività maggiore priorità. Abbiamo bisogno di 3 emozioni positive per ogni emozione negativa che proviamo per rimanere in equilibrio!

3) Mantieni sotto controllo la tua negatività controllando e interrogandoti sulle tue abitudini mentali che ti portano fuori strada rispetto al tuo obiettivo, come ad esempio  saltare a conclusioni affrettate o ruminare/rimuginare.

Perdere la calma

Perdere la calma in una situazione faticosa può inibire la tua capacità di farvi fronte in maniera efficace.

Tutti noi sperimentiamo emozioni positive e negative nella nostra vita. Tuttavia le ricerche suggeriscono che quelle positive, oltre a farci sentire bene, possano migliorare l’efficacia della nostra capacità attenzione, mentre sperimentare emozioni negative può ridurla.

Confrontando rispetto all’esperienza di una situazione neutra, le emozioni positive ampliano il raggio d’azione della nostra attenzione e stimolano il pensiero, permettendoci quindi di prendere decisioni più  consapevoli, informate e di fornire meccanismi di gestione migliori per affrontare situazioni avverse e stressanti.

L’ipotesi è stata avvalorata da uno studio condotto negli Stati Uniti che ha messo a confronto gruppi di studenti che avevano sperimentato emozioni positive o negative, rispetto a studenti che avevano sperimentato situazioni neutre. I gruppi sono stati individualmente sottoposti ad un compito di attenzione selettiva visiva ed elaborazione visiva e i risultati hanno mostrato che gli studenti che avevano sperimentato emozioni positive avevano performance migliori rispetto agli altri.

Inoltre, l’effetto è stato dimostrato essere più efficace quando ci sentiamo divertiti o soddisfatti, come quando ci arriva buona notizia che ci rende ottimisti e spensierati.
 

Giusi Perna Psicologa Felicitatrice

Elaborazione dell’articolo “Why we need both negative and positive emotions”

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Letizia Espanoli
Esperta e formatrice di organizzazioni.

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