Trasformare lo stress per umanizzare la Cura
La professione della cura dedicata agli anziani è gratificante, richiede molta energia, ma può anche essere percepita come estremamente stressante. Trasformare lo stress nella professione della cura e coltivare relazioni significative con gli anziani può diventare una vera sfida.
Sperimenti frustrazione e ansia quando ti confronti con la realtà di un tempo che non sembra mai essere sufficiente per portare a termine tutti i compiti che ti attendono? Lo stomaco ti lancia segnali perché temi di poter trascurare quei dettagli cruciali che realmente fanno la differenza nella qualità della Cura che desideri offrire? La sensazione di “essere un automa” e la consapevolezza di non poter dedicare a ciascuno il tempo che merita e non riuscire a instaurare una vera connessione con le persone a cui sei accanto è un macigno sul tuo cuore?
Cosa può generare lo stress percepito?
Lavorare su turni, non avere la certezza di poter stare a casa con le persone che ami durante le feste, doverti alzare presto e rinunciare talvolta a quello che ti piacerebbe fare, riuscire sempre a essere sorridente e rispettoso delle persone, adeguarti alle decisioni che spesso vengono prese senza ascoltare la tua opinione. Tenere in equilibrio tutte le aree di vita e nutrire le relazioni importanti (nel 2015 il dott. Tyler Vanderweele definì i cinque domini della vita: spiritualità, samiglia, savoro, salute, comunità) è tutt’altro che semplice. Semi particolarmente significativi che solo attenzione e intenzionalità potranno custodire dal vortice degli impegni quotidiani.
Il benessere interiore non nasce per caso, nasce in questo terreno nel quale queste aree diventano i semi preziosi dai quali far fiorire una vita di valore. – Letizia Espanoli
Hai scelto di diventare un professionista della Cura e della Relazione guidato da passione e convinzione, ma ti senti quotidianamente “sotto pressione”. Lo stress diventa un compagno costante di viaggio, rendendoti arduo anche solo trovare un istante per respirare profondamente e ritrovare la tua serenità.
Tuttavia questa sensazione non deve necessariamente diventare il tuo destino. Con le giuste strategie, è possibile trasformare lo stress negativo in una forza positiva. È possibile riappropriarsi del valore di ogni momento vissuto con i residenti e riscoprire il senso profondo della tua missione.
La tua dedizione e il tuo impegno meritano riconoscimento e sostegno, perché tu possa riappropriarti della bellezza del tuo lavoro e godere appieno delle gratificazioni che sa offrire. In questo articolo, desidero accompagnarti a scoprire i modi per trasformare questa “pressione” in una forza rigenerante per la tua crescita, il tuo benessere e migliorare la qualità della Cura. Esploreremo le opportunità per trasformare lo stress in energia positiva.
Comprendere lo stress come una normale risposta.
Che cos’è lo stress? Hans Selye (1936) lo definisce come “la risposta del corpo a qualsiasi richiesta gli viene rivolta”. Ne seguono le convinzioni quali: “lo stress fa ammalare”, “lo stress uccide”, “si deve eliminare lo stress”, “non si può essere felici e stressati allo stesso tempo”, lo stress si nutre di stress e più siamo stressati, più è facile che piccole cose ci turbino. Insomma la maggior parte delle persone crede che la risposta allo stress sia dannosa.
Come funzioniamo di fronte ad una situazione che percepiamo come stressante?
Inizia la partita tra il nostro sistema simpatico che attiva la risposta allo stress, e il nostro sistema parasimpatico che ci riconduce alla calma. Entrano in azione in momenti diversi, pur agendo sugli stessi organi, hanno effetti diametralmente opposti per favorire l’equilibrio. Le risposte sono così diverse perché i due sistemi utilizzano neurotrasmettitori differenti per inviare i loro messaggi.
La risposta del nostro sistema corpo-mente è funzionale a patto che superata la sfida, ritrovi il suo stato di equilibrio abbastanza rapidamente. Se la modalità di allert rimane attivata per troppo tempo, lo stress rischia di diventare cronico, talvolta con ripercussioni importanti sulla salute.
E se lo stress fosse positivo?
Sei pronta/o ad abbracciare un nuovo sguardo e iniziare un allenamento speciale per il tuo benessere?
Nel 2015, la psicologa Kelly McGonigal ha offerto una prospettiva rivoluzionaria sullo stress nel suo libro intitolato “Il lato positivo dello stress”. Contrariamente alla convinzione comune che lo stress sia sempre dannoso, K. McGonigal ha sottolineato che lo stress può avere effetti positivi. Quando ritieni utile la tua risposta allo stress, aumenta il battito, ma il profilo cardiovascolare è molto più sano, assomiglia molto a ciò che accade nei momenti di gioia e di coraggio. I ricercatori hanno messo in evidenza che l’idea che si ha sullo stress influisce sugli effetti che quest’ultimo ha su ognuno di noi, imparare ad accoglierlo invece di evitarlo (ci saranno sempre sfide nella nostra vita), può attivarne gli aspetti benefici:
- accogliere lo stress come una risposta naturale del corpo può renderci più forti, più intelligenti e più felici. Non si può eliminare lo stress, incontreremo sempre sfide quotidiane nella vita personale e professionale in cui il nostro sistema corpo-mente viene chiamato in gioco e ci prepara alla miglior risposta
- lo stress può migliorare le nostre capacità cognitive, favorire le interazioni sociali e rafforzare l’empatia. Non dovremmo cercare di evitarlo, ma piuttosto imparare ad averne cura in modo positivo.
- cambiare la percezione e allenare la capacità di attribuire significati diversi agli eventi stressanti può influenzare la nostra percezione e il nostro vissuto. Vedere lo stress come una sfida anziché come un ostacolo può fare la differenza.
Possiamo quindi evitare di combattere lo stress, ma piuttosto imparare a sfruttarne i vantaggi per il nostro benessere.
Il tuo lavoro può diventare il tuo miglior alleato nel trasformare lo stress
Hans Selye ha messo in evidenza che per ridurre gli effetti negativi dei fattori di stress quotidiani, dobbiamo fare del bene agli altri. In The Stress of Life, suggerisce che così facendo le nostre risposte fisiologiche allo stress cambiano e migliorano (N. Rohleder, 2021): ha dimostrato come l’aiutare gli altri possa avere effetti positivi sulla nostra salute e benessere.
Stai cominciando a pensare di aver scelto una professione che ha cura di te? Certo:
La Cura per essere reale ha sempre bisogno che azione ed intenzione lavorino insieme e che la gentilezza non sia un “di più” ma un “durante” – Letizia Espanoli
Lo studio “La gentilezza come intervento di riduzione dello stress e promozione della salute: una revisione della psicobiologia della cura” rivela che:
“Semplicemente essere spettatore di gentilezza e cura, attiva la neuropsicologia della gentilezza, elevando lo spettatore e promuovendo la generosità, la connessione interpersonale e l’inclusione. La gentilezza apre l’opportunità di rafforzare la resilienza in contesti di stress più elevati come l’assistenza sanitaria. In uno studio recente, guardare gesti di gentilezza in un ambiente sanitario ha rapidamente aumentato i sentimenti auto-riferiti di felicità, calma, gratitudine delle persone. Fornire al personale e ai pazienti una strada non giudicante per migliorare le interazioni di cura attraverso la gentilezza, può essere un’aggiunta importante e a basso costo per migliorare l’ambiente sanitario” (cit. La gentilezza nelle relazioni di cura, p.78).
Ecco che allora come professionista della Cura e della Relazione sei immerso in un ambiente che, in uno scambio di reciproca cura, può aumentare la tua resilienza, autoefficacia e speranza. Basta espandere la Gentilezza, è semplice se sai come farlo (qui trovi un piano di allenamento pensato per te e la tua organizzazione).
Riavvicinati al cuore della tua missione: porta intenzionalità nelle tue azioni e nella capacità di elevare le pratiche routinarie a momenti colmi di significato.
Superando gli errori comuni nella gestione del lavoro, focalizzarsi sul “che cosa” piuttosto che sul “come” e “perché”, ti liberi dal soffocante senso di urgenza che spesso accompagna le tue giornate.
La scienza comportamentale e le ricerche neuroscientifiche evidenziando come l’intenzionalità e la presenza mentale influenzino positivamente la nostra esistenza e la nostra professione.
Scegli consapevolmente dove dirigere la tua attenzione affinché ogni scelta si trasformi in un’opportunità per migliorare la qualità della vita all’interno della Residenza per anziani in cui lavori.
Concediti dei pit-stop per osservare, interrogarti su ciò che desideri realizzare e su come ti senti per arricchire la tua intelligenza emotiva e rendere le tue azioni più consapevoli e intenzionali:
- prima di iniziare porta l’attenzione sul tuo “Faro” giornaliero: un obiettivo specifico di Cura, un aspetto della tua comunicazione che vuoi migliorare, o semplicemente del desiderio di essere più presente con i residenti e i colleghi.
- nel corso della giornata, identifica piccole azioni che possano trasformarsi in rituali significativi, come dedicare un momento all’ascolto attivo delle storie dei residenti, o praticare esercizi di respirazione consapevole tra una esperienza e l’altra per mantenerti centrato e sereno
- al termine del tuo servizio, ripercorri la giornata, rifletti sugli eventi accaduti, valorizzando i momenti in cui sei stato fedele al tuo Faro, le sfide superate e pensando a ciò che puoi migliorare il giorno successivo.
Arricchirà la tua esperienza lavorativa ma anche la qualità della Cura che sei in grado di offrire. Ricorda: il cambiamento parte da te e, attraverso piccoli ma consapevoli passi, puoi mutare la percezione del tempo in casa di riposo da ostacolo a prezioso alleato nella tua missione di Cura.
Allenare la propria intelligenza emozionale è fondamentale
L’impegno che ti è richiesto è elevato. Sono davvero tanti i fattori (li chiamo così, proprio perché in alcune giornate sembra che si moltiplichino all’ennesima potenza) che possono portarti a sperimentare sensazioni di inadeguatezza e frustrazione.
I conflitti interpersonali, tensioni e conflitti con colleghi, superiori o con le famiglie dei pazienti, possono creare un ambiente di lavoro teso e stressante. Puoi creare relazioni positive iniziando ad imparare il valore della parola nell’attivare la biochimica del benessere e allenarti ad un linguaggio efficace, a partire dal tuo dialogo interiore. L’elevata emotività del lavoro, la costante interazione con residenti in condizioni di vulnerabilità, malattia o fine vita può avere un forte impatto sul personale.
Accogliere, riconoscere, attraversare e saper trasformare le proprie emozioni permette di uscire dallo stato di impotenza e aumentare la resilienza.
Uno studio del 2014 ha mostrato che il personale di cura trova i sintomi fisici, come l’agitazione con aggressività e i problemi del sonno, più gravi e fonte di maggior stress rispetto ai sintomi psicologici. Questo sottolinea l’importanza di affrontare la demenza non solo come un problema medico, ma come un’opportunità per coltivare la resilienza e un approccio empatico.
Mai come oggi è importante avere strategie per aumentare la propria energia vitale. In questo momento storico in cui ci interfacciamo con la complessità è indispensabile aumentare le competenze emotive e di salute.
Prendersi cura di sé non è un atto di egoismo, ma il primo passo verso una cura autentica degli altri. Come l’ossigeno che fluisce dalla maschera in caso di emergenza, così l’amore per noi stessi nutre e fortifica la nostra capacità di essere presenti per coloro che dipendono dalla nostra forza e dalla nostra competenza. – Letizia Espanoli
Strategie per Trasformare lo Stress in energia
Ricorda: non sei sopraffatto dallo stress perché sei vittima di un sistema frenetico. Sei sopraffatto dalla frenesia, perché non usi strumenti per abbassare intenzionalmente questa sensazione privandoti della tua vitalità.
L’energia vitale è la moneta con la quale paghiamo ogni assalto dello stress. Non importa quanta pressione ci sia nelle tue giornate. Non funziona portare la tua attenzione a “ridurre la vita” perché ti renderà meno felice. Conduci invece la tua attenzione ad alzare la tua energia vitale.
Dedicati momenti di pausa
- Programma rapidi pit-stop senza paura di perdere tempo. Durante le pause il cervello attiva spontaneamente una modalità detta “rete di default” e porta la mente a rigenerare così la nostra attenzione, stimolando la nostra creatività. Uno studio condotto dalla Scuola di Management di Grenoble nel 2017 ha evidenziato come, tra le persone in grado di pianificare delle pause, vi fosse un aumento del 10% dei risultati ottenuti. Lo stesso INRS (Istituto francese per la salute e la sicurezza sul lavoro) raccomanda una pausa di cinque minuti ogni ora per combattere gli effetti nocivi di una vita sedentaria.
- Cerca tra le carte per accendere la resilienza la parola “al di là” e vivi l’esperienza suggerita (non le hai ancora le carte? clicca qui): tanti eventi nella nostra vita sono utili per permetterci di “andare al di là” di una sfida e crescere. Ogni volta che ti cimenti in qualcosa di nuovo, hai la possibilità di uscire dalla zona di comfort, aumentare il tuo dis-agio e assaporare che lo stress è positivo. Ogni volta che ti trovi ad analizzare la complessità entrerai in una situazione di tensione. Eppure, è in queste occasioni che cresciamo.
Crea armonia con momenti di musica e silenzio
- Regala al tuo cervello l’ascolto l’opera di Mozart K. 448 ha, secondo la ricerca scientifica, un effetto sulla riduzione della percezione dello stress e aumenta i nostri valori di ossitocina ed endorfine. Ascoltala per prepararti a vivere delle relazioni di grande valore con le persone di cui hai cura.
- Regalati momenti di silenzio: in un mondo costantemente in movimento, inondato dai suoni, il cervello ha bisogno di pause. La ricerca neuroscientifica ha dimostrato che il silenzio esterno, l’assenza di rumori disturbatori, può favorire il rilassamento, abbassare i livelli di stress e migliorare la concentrazione. Quando il cervello si immerge nel silenzio, trova il tempo di rigenerarsi e di raccogliere energie, preparandosi per le sfide future. Il silenzio è un tesoro inestimabile che può arricchire la tua vita in modi sorprendenti. Trovare momenti di silenzio esterno e ridurre il dialogo interiore può portare benefici significativi per la tua mente, il tuo corpo e la tua anima.
Scegli la Tenerezza: un vero elisir per trasformare lo stress
L’aspetto scientifico della tenerezza svela il potente impatto che ha sulla nostra salute mentale e sul benessere di coloro di cui abbiamo cura. Gli studi dimostrano che le relazioni empatiche e tenere con gli anziani contribuiscono a ridurre lo stress e l’ansia, migliorando il loro stato emotivo complessivo. Ma la tenerezza non agisce solo da un lato: anche noi operatori e familiari traiamo benefici immensi da questo abbraccio affettuoso. Ci sentiamo più coinvolti, più realizzati, più vicini alle persone a cui siamo accanto.
Quando ci avviciniamo agli anziani con un cuore aperto e compassionevole, la tenerezza diventa un potente strumento di trasformazione. È un legame prezioso che si crea tra le persone, un legame che nutre l’anima e ci rende più umani. È un dono che possiamo donare e ricevere, un contatto speciale che unisce le nostre storie e rende l’incontro con l’altro più significativo.
Cerca la tenerezza nei piccoli gesti quotidiani, negli sguardi, nelle parole gentili che pronunciamo e riceviamo. È come una carezza che abbracciando diventa Cura e spazza via la fatica.
Essere un professionista della cura è una missione nobile
Siamo i primi strumenti di Cura e questo richiede anche un impegno costante per il proprio benessere. Investi in te stesso e scoprirai che puoi trasformare lo stress in una risorsa positiva. Ricorda che sei un professionista della cura, ma anche un essere umano. Inizia oggi stesso a implementare queste strategie per trasformare lo stress in energia positiva. Avere prima di tutto cura di te stesso ti renderà un professionista della Cura e della Relazione ancora più efficace.
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Approfondimenti
- Per te la traccia di una meditazione: ascoltandola quotidianamente nelle prossime settimane, ti aiuterà ad aumentare le sensazioni di compassione e perdono. Sentirai meno stress fisico e il tuo livello di cortisolo diminuirà, potrai migliorare le funzioni immunitarie e il tuo cervello funzionerà meglio. Ascoltala da qui
- Eugenio Borgna, psichiatra italiano parla in questo video di tenerezza e gentilezza.
- La capacità di fluire di dona momenti magici in cui tutto sembra cadere al suo posto, tuffati nella Scuoletta delle parole
- L’esercizio fisico migliora la salute e allunga la vita. Ma quali effetti hanno lo sport e il movimento sul nostro benessere psicologico? Scoprilo con Kelly McGonigal leggendo il suo libro, “La gioia di muoversi“, ascolta anche l’intervista condotta da Luca Mazzucchelli, in cui l’autrice affronta proprio il legame tra benessere mentale e movimento, mostrando come quest’ultimo si intrecci con alcune delle gioie umane fondamentali, quali la realizzazione di sé o la capacità di connettersi con gli altri
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