Può la gratitudine migliorare la nostra salute? Sperimentare è il verbo giusto per divenirne consapevoli
“Sii educato, devi ringraziare!” “Hai ringraziato?” “Cosa si dice?”
Chi non si è sentito dire o non ha ripetuto a qualcuno queste parole? Quell’invito a un grazie così scontato, così dovuto come indice di buona educazione e come modo di fare adeguato nei confronti di coloro che ti porgevano qualcosa. Una modalità che ha generato un’abitudine che di fatto ha espropriato la parola “Grazie” del suo valore più grande: esternare la sensazione di felicità che, un atto spontaneo, intenzionale o fortuito di un altro essere vivente, genera nella persona che lo riceve. Così abbiamo imparato a dire sempre grazie senza esserne consapevoli, senza sentire più la forza di questa piccola ma potente parola. E si sa che abitudine e automatismo poco si legano alla consapevolezza e al momento presente.
Ma cosa ci stiamo perdendo?
Psicologi, ricercatori e neuroscienziati hanno scandagliato a fondo il mondo della gratitudine ed oggi affermano, sulla base di numerosissimi studi scientifici, che sentirsi grati:
- migliora la salute fisica, mantenendo sani cuore e vasi sanguigni, abbassando la pressione arteriosa, rinforzando il sistema immunitario e favorendo il sonno; riduce inoltre il rischio di vivere in compagnia di ansie e depressione.
- aumenta la formazione di reti neurali preposte; i ricercatori hanno evidenziato come il cervello allenato alla gratitudine si rafforzi come un muscolo sollecitato dal movimento: gli effetti neurali sono profondi e di lunga durata; e maggiore è l’esercizio di allenamento alla gratitudine, più la sensazione si presenta spontanea.
- migliora il benessere psicologico e le relazioni sociali, aumentando l’autostima e la percezione di una vita ricca di scopo.
Appare chiaro quindi che, praticare la gratitudine, è una delle strade che porta benessere ed alimenta il ben-vivere di ognuno. Dobbiamo però ritarare le sue coordinate, renderle più calzanti per rivitalizzare questa spettacolare azione. Potremmo, ad esempio, provare a pensare alla gratitudine ed alle sue proprietà indossando il ruolo di un barman che prepara il cocktail migliore per la serata in arrivo che, ad una dose di “grazie“, ne aggiunge almeno una di “apprezzamento” e qualche pizzico di “meraviglia“. Cosa accenderebbe una simile azione dentro e intorno a noi? Un mix spettacolare di eventi, sensazioni e possibilità potrebbe manifestarsi a cascata nella nostra mente, nel nostro cuore, nel mondo che ci ospita.
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E allora immagina di…
Donare a te stesso un momento di relax, una pausa dalla frenesia giornaliera, un attimo di tregua: ti sei appena costruito un’oasi di pace e serenità. E ti ringrazi per ciò che ti sei permesso.
Ricevere una gentilezza sotto forma di un pensiero, di un gesto, di un dono: una persona ha appena scelto di rivolgerti una premura gratuita, intenzionale, una sorta di affettuosa carezza all’anima. E ringrazi con il cuore per il gesto mentre definisci cosa esso ha s-catenato in te.
Regalare il tuo tempo, la tua attenzione, il tuo sguardo o qualcosa di speciale ad una persona: gli hai appena fatto sentire la tua vicinanza, la tua disponibilità, il tuo supporto
Semplici gesti che se vissuti in consapevolezza e in assenza di aspettative, assumono una valenza forte nel determinare sensazioni di ottimismo e soddisfazione in relazione alla percezione della qualità della tua vita. E se, come ricordato dalla bibliografia scientifica, il cervello è il muscolo della gratitudine allora non ti resta che prevedere nelle tue giornate un tempo ed un modo per dare continuità ad un allenamento che promette come risultato il dilatare la sfera della propria felicità e il mantenere una visione positiva della vita a prescindere degli eventi che essa ha in serbo per te; questo ti permetterà di attraversare con minor difficoltà gli eventi più faticosi e di rigenerare, attraverso gli occhiali della gratitudine, anche i momenti più sfidanti.
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Se ti ho incuriosito ma non sai da che parte iniziare, cerca tracce di Ben-vivere sui social di Giorni Felici dove il richiamo alla responsabilità verso noi stessi e verso il mondo è sempre forte; in tema con questo articolo, sul nostro canale dedicato in Spotify di cui ti allego il link , trovi la 5°puntata del poadcast “Le carte per accendere la resilienza” dal titolo “La Gratitudine è l’ingrediente segreto della Felicità”; ascoltarla ti aprirà nuove consapevolezze.
Continua ora a leggere qua, per agire insieme a noi una settimana di trasform-azione attraverso l’esperienza di allenamento intensivo alla Gratitudine; essa si realizza dentro piccoli gesti quotidiani che danno sapore alla vita.
Ti stai chiedendo come?
In questa settimana ci impegneremo a condire le nostre giornate con il Grazie Time (esperienza da effettuare 3 volte al giorno, meglio dopo i pasti); ogni giorno:
- prima di colazione: prima di entrare a capofitto nella giornata, fermati un minuto davanti ad una finestra aperta mentre respiri avendo cura di traghettare un flusso d’aria fresca fin dentro il tuo addome; ringrazia il tuo Universo che ti ha dato la possibilità di giocarti in una nuova, splendida giornata. Ringrazialo affermando: “Grazie universo per essermi svegliato vivo, perché oggi voglio…” e completa l’affermazione come preferisci.
- dopo pranzo: prima di rientrare alle tue attività, fermati un minuto e, mentre inspiri ed espiri lentamente e profondamente, individua una persona che senti positiva per te in questo momento; una persona che con schiettezza e fermezza funge da pungolo e ti invita ad essere la miglior versione di te stesso; inviale un messaggio scritto (con whatsapp, messenger o altro) ringraziandola per il supporto e per il suo incessante spronarti verso obiettivi sempre più stimolanti.
- dopo cena: dedica un momento per sorseggiare un tè caldo e mentre lo fai lascia che il suo aroma ti accompagni nel Kairos della giornata (l’essenza del tempo trascorso, la qualità dei suoi istanti) che sta lentamente esaurendo il suo corso, per veleggiare nella bellezza che l’ha caratterizzato; scegli e porta i tre momenti migliori nello scrigno del cuore, ringraziando la vita per i suoi doni preziosi.
Ecco, ora che sai cosa fare, non ti resta che iniziare il tuo percorso di gratitudine: non aspettare di avere più tempo, meno preoccupazioni, più possibilità… queste sono solo scuse da procrastinatore. Non ci sarà mai il giorno giusto ma
“Ogni giorno è una vita in miniatura” (cit. Jim Rohn)
è il migliore per fare il primo passo perchè, come dice la serie dei nostri episodi di Giorni Felici Voice “La vita è ora, muoviti!”, il tempo che hai a disposizione è una risorsa limitata.