Letizia Espanoli | Sente-mente® Modello | Giorni FeliciLetizia Espanoli | Sente-mente® Modello | Giorni Felici
  • Chi sono
    • Letizia Espanoli
    • Il Team
    • Recensioni
  • Sente-mente®
    • Sente-Mente® modello
    • Sente-Mente® organizzazione
  • Giorni Felici
  • Corsi
  • Felicitatori
  • Shop
    • Libri
    • E-book
    • Corsi ed eventi
  • Blog
  • Contatti
Back
  • Chi sono
    • Letizia Espanoli
    • Il Team
    • Recensioni
  • Sente-mente®
    • Sente-Mente® modello
    • Sente-Mente® organizzazione
  • Giorni Felici
  • Corsi
  • Felicitatori
  • Shop
    • Libri
    • E-book
    • Corsi ed eventi
  • Blog
  • Contatti
  • Home
  • Blog
  • Sente-Mente®
  • Prenditi cura delle mie radici

Sente-Mente®

08 Feb

Prenditi cura delle mie radici

  • By Letizia Espanoli
  • In Sente-Mente®
  • 0 comment

Come l’albero rimane fortemente ancorato al suo amato terreno, noi esseri umani abbiamo le nostre radici emozionali, lenostre radici del cuore, ancorateai luoghi dove siamo nati, dove abbiamo trascorso gli anni più belli della nostra vita, dove trovano collocazione i nostri ricordi più significativi.

La persona che con-vive con la Demenza può essere paragonata ad un albero sradicato e ripiantato in altro luogo.

Fuori dagli schemi della ragione, lontano dai suoi luoghi d’origine, la persona che con-vive con la Demenza vive in una dimensione in cui il tempo e lo spazio non sono quelli del qui ed ora, ma ritornano a quel luogo “emozionalmente magico” dove le sue radici sono nate, cresciute e attecchite.

Anche i ricordi camminano all’indietro nella stessa direzione: la persona non vive più nell’oggi ma nel passato significativo, nella terra e nelle relazioni dove tutto ha avuto inizio.

Lidia con-vive con la Demenza e ama sognare: il suo sogno è di raggiungere nuovamente le terre dell’Abruzzo. Ne parla tutte le volte che le nostre radici si incrociano.

L’albero Lidia sente nostalgia della bellezza di quei luoghi e delle persone che li hanno abitati…
In primis mamma e papà!

Ricordo con dolcezza l’ultima passeggiata con Raimondo. Avrei potuto accompagnarlo ovunque ma lui è voluto tornare per l’ultima volta in un luogo di cui mi parlava ogni volta con gli occhi lucenti: la casetta tra gli abeti. La casa della sua infanzia. Era proprio così come me la descriveva: una piccola casa in mezzo ad un boschetto di abeti. Un luogo che mai avrei pensato potesse esistere a due passi dal centro della mia città.

Quante volte tendiamo a non ascoltare con abbastanza attenzione ciò che i nostri cari raccontano?! O a dubitare di quanto narrano?!

Ed invece no!

Quando l’albero-uomo parla della sua terra natia, spesso non esistono distorsioni, non esistono falsi ricordi. Non esiste confusione..
Esiste solo nostalgia, mancanza, voglia di rincontrare, di ri-aggrapparsi con le proprie radici a quel luogo, a quelle persone.

Quando tutto sembra estraneo e confuso, è lì che l’albero cerca e ritrova il suo appiglio..

Ed è attraverso questo meccanismo emozionale e cognitivo che sappiamo darci un perché quando le persone che con-vivono con la Demenza cercano la “loro casa” oppure parlano di mamma e papà anche quando non sono più tra noi.

Sono comportamenti speciali che raccontano nell’intimità bisogni, desideri e fragilità umane…

Fragilità che appartengono a me, a te e a tutti gli uomini “albero”.

Ascoltiamo con attenzione e interesse i loro racconti, come faremo con il sussurro del vento tra le fronde..

Teniamo le loro mani, le loro radici…tra le nostre!

Questi momenti narrano significati profondi per i nostri cari ma anche per noi stessi: parlano anche delle nostre origini, delle nostre radici.

Quando possibile, andiamo a calpestare insieme quella terra tanto cara, passeggiamo intorno a quelle vecchie case. Manteniamo il legame!

“Ci sono betulle che di notte levano le loro radici, e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni.” (Alda Merini)

Anche quando il comportamento dei nostri cari ci sembra senza un perché, senza logica, basta mettere da parte il primato della ragione per comprendere che il cuore segue ragioni che la ragione non conosce!

Concediamoci un momento per intrecciare le nostre radici a quelle dei nostri cari.

Concediamoci un momento per sognare insieme a loro!

Un caro saluto a tutti voi!

Testo tratto dal post sul gruppo Sente-Mente® per caregiver e persone che con-vivono con la demenza scritto dalla Felicitatrice e Psicologa Giusi Perna
  • Share:
Letizia Espanoli
Esperta e formatrice di organizzazioni.

Ti potrebbe piacere anche:

Il punto di vista del Sente-mente®modello nell'approccio non farmacologico per le persone con demenza e alzheimer

L’approccio non farmacologico per le persone con demenza e alzheimer: il punto di vista del Sente-mente® modello

  • 29/04/2023
  • by Rosalia Consoli
  • in Sente-Mente®
L’approccio non farmacologico sembra essere il modo più efficace ed “umano”, tuttavia nasconde alcune insidie quando orientato più agli...
Andare in vacanza con la persona che vive con demenza? Dall’impossibile al possibile
07/06/2022
La curiosità: abitudine o pulsione che ci invita ad esplorare il mondo della persona con demenza di cui abbiamo cura?
10/05/2022
Alzheimer e demenza: il problema della stipsi e dei maggiori disturbi del comportamento
03/05/2022

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Contattami

letizia.espanoli@sente-mente.it


Via Casarsa 47
33080 Zoppola, Italy

Social

  • Facebook
  • Linkedin
  • Youtube

Newsletter Sente-mente®

Resta sempre aggiornato sulle ultime novità per trasformare la tua idea di mondo socio-sanitario in concretezza operativa.

Iscriviti alla newsletter di Sente-mente®

Newsletter Giorni Felici

Per te pensieri esclusivi, vigorosi e capaci di trasformazione per portare bellezza, felicità e resilienza nella tua vita.

Iscriviti alla newsletter di Giorni Felici

Website © 2023 by B/Bold Design Studio | Privacy Policy