Navigare tra luci e ombre: con la Speranza puoi surfare le onde della vita

A volte sembra proprio di essere in mare aperto. Le onde gonfiate dal vento si infrangono su di noi, bagnandoci e lasciandoci addosso il sapore del mare. Non c’è modo di sfuggire alla situazione bisogna seguire il mood; e poi, aspettare che tutto si cheti, che il sole faccia capolino tra le nubi e che, finalmente asciutti, si possa godere nuovamente dei riflessi argentini dei suoi raggi sull’acqua. La vita spesso è così, un saliscendi da attraversare con la tua tavola da surf. Nell’articolo “Navigare tra luci e ombre: con la speranza puoi surfare le onde della vita” la protagonista è la Speranza; in esso troverai alcune suggestioni, qualche spunto di riflessione e due esperienze per ricercare l’onda giusta che ci riporti sulla cresta dell’onda a godere del bello che c’è.
La mente è programmata per la sopravvivenza
La mente vive le sue priorità. E’ consapevole che per assicurarci il futuro risponde prima ai bisogni fisiologici, poi a quelli psicologici e sociali e solo dopo a quelli di autorealizzazione. La piramide dei bisogni di Maslow parla chiaro, se non hai soddisfatto i bisogni che stanno alla sua base non puoi accedere al piano superiore. Così la mente, in un attimo, seleziona le situazioni e le elabora; ne definisce le priorità e invia le informazioni al corpo per passare all’azione.
E’ stato così che per millenni la necessità trovare cibo e acqua e di proteggersi dall’ambiente e dagli animali era in alto nella to do list della mente dei nostri antenati, seguita subito dopo dalla necessità di far funzionare al meglio la sfera riproduttiva. Tutto questo per assicurarci un futuro. Così, nel tempo della nostra evoluzione come specie, la mente ha costruito un sistema nervoso fatto di assoni e neuroni, una rete di connessioni neurali tale che, ancor oggi, seppur aggiornata e arricchita, viene ancora ripescata per dare risposta a situazioni potenzialmente pericolose che assumono ai suoi occhi carattere di “urgenza”: la via della re-azione.
E se ben ci badi, quando percepisci una minaccia, la strada della re-azione è già tracciata, parte in automatico e si traduce in risposte piccanti, emozioni affaticanti, chiusura rispetto alle situazioni. O ancora, in voce che cambia tono, ritmo e accento mentre esprime l’emozione scatenata. In fondo queste sono reazioni istintive, legate alla rete neuronale principale che si chiama “attacca o fuggi” e che tutti abbiamo installato.
E se non fosse solo così?
E quindi? Se tutto è già scritto e le tue reazioni avvengono istintivamente quali possibilità hai nel momento in cui la vita ti porge un’onda anomala e tu perdi il tuo equilibrio sulla tua tavola da surf?
Tranquillo che nell’evoluzione abbiamo costruito anche tanti strumenti che ci aiutano ad attraversare i momenti sfidanti che arrivano nella vita. Andiamo insieme a esplorarli.
Sai surfare?
Nell’articolo abbiamo scelto la parola surfare. Per surfare bisogna cercare un equilibrio tra noi e il mondo che pulsa intorno. Bisogna avere allenata la consapevolezza del vivere nel momento presente. Surfare allora può significare combattere, ma anche lasciarsi trasportare. Surfare significa “passarci dentro”, consapevoli della presenza di un’onda energetica che, pur portandoci sott’acqua in certi momenti, ci riporta poi in superficie, bagnati ma intrisi delle possibilità che abbiamo di attraversare il momento.
A volte è proprio la necessità che ancora senti di risposte immediate che ti guida e che ti porta a faticare nel mare della vita. E’ in questo frangente che con le capacità che nel tempo hai sviluppato, puoi trovare il modo per superare l’avversità e la difficoltà del momento.
Sperare è una di queste. E’ una life-skill che ti permette di andare oltre, di non fermarti nella stagnazione di una situazione difficile e ti invita a guardare a ciò che di ancora possibile desideri, a fare piccoli passi in quella direzione e a ipotizzare e riconoscere per tempo gli ostacoli che potresti incontrare. Solo così puoi, di volta in volta aggiustare il tiro e, nonostante gli eventi che stai vivendo, portare comunque serenità ed efficacia nella tua vita.
E dunque, se con la Speranza puoi surfare le onde della vita, andiamo ad esplorarla e a costruirla.
Costruisco la mia tavola
Consapevolezza e Speranza costituiscono la struttura della tua tavola. In un insieme che ben amalgamato si costituisce una solida base su cui appoggiare bene i piedi, evitare di scivolare e mantenere l’equilibrio necessario per attraversare l’onda.
Consapevolezza per ascoltare il momento che stai vivendo, per sentire come la mente si attiva. Riconosci l’emozione che scaturisce dal pensiero e dall’immagine mentale che ne consegue. Rileva dentro al corpo i segnali degli ormoni che vengono prodotti come reazione biochimica alla situazione. E col respiro a illuminare quegli attimi intensi, comprendi la strada migliore da percorrere.
E’ lì, dentro al respiro, che nasce la Speranza. In quello spazio di potere che ti porta sulla cresta dell’onda quasi a guardare dall’alto la situazione, a scovare l’onda giusta per rimanere saldo sulla sua cresta e a vivere con gusto anche il momento più impegnativo.
E con Consapevolezza e Speranza fai crescere la Resilienza; capita a volte che cadi, reagendo alla forza del mare, resistendo e mantenendo la posizione anche quando dentro di te sai che sarebbe meglio lasciare. In fondo anche lasciare la presa a volte, seppur sia doloroso, ti porta a una nuova ripartenza.
Ti va di sperimentare la Speranza per surfare le onde della vita con me?
Cosa significa speranza per me?
Prenditi del tempo oggi per riflettere sul tema Speranza. Fallo mentre passeggi o mentre fai attività sportiva; mentre ti rilassi guardando il cielo o mentre bevi la tua tazza di tisana preferita. O se non hai tempo, anche quando sei in bagno a lavarti i denti, a farti la doccia o ad asciugarti i capelli.
E poi, prendi un foglio bianco abbastanza grande per essere suddiviso in 6 strisce. Su ognuna di esse copia le domande riportate qui sotto, ripiega le strisce facendone tanti piccoli foglietti e riponili in un contenitore
- Cosa significa per te avere speranza?
- Quali sono i vantaggi dell’avere speranza?
- Quando e come hai usato la speranza nella tua vita?
- Ci sono dei rischi nell’avere speranza?
- Con quale piccolissimo cambiamento potresti alimentare al meglio la tua speranza?
- Che aspetto e che suono ha una persona speranzosa?
Lascia poi queste domande in sospeso nella tua mente e nel contenitore al centro del tavolo, sul tuo comodino o dove meglio tu possa vederlo. Prenditi del tempo per lasciare sedimentare il tuo sentire e le emozioni che hai provato nel sperimentare questa attività. Ci sarà tempo per riprenderle in mano.
Respons-abilità
Quando sali sulla tua tavola devi assumerti la responsabilità delle tue azioni. Il tuo agire potrebbe essere già istintivamente orientato verso la capacità di mantenerti in equilibrio anche se a volte le onde potrebbero essere impreviste nella loro forza, nella loro angolazione e nella loro interazione. Per questo è necessario allenarsi ad attraversarle. E come per tutte le cose, c’è bisogno di un tempo di apprendimento che, condito di pazienza, gentilezza e flessibilità, ti aiuterà a trovare la giusta posizione per mantenere l’equilibrio e la direzione necessari per poter godere del bello in esse racchiuso.
E’ qui che torna in gioco la Speranza, che, come diceva Charles Snyder, “è un arcobaleno personale della tua mente”. Esso ha il potere di dare colore anche alle giornate più grigie, di aprire piccoli sprazzi di cielo anche dove il cielo è carico di nuvole.
E con la prossima esperienza, nell’arco della prossima settimana, andiamo a completare l’esercizio proposto sopra.
Routine allena Speranza
Ogni mattina per tutta la prossima settimana alzati 10 minuti prima del necessario e goditi la quiete della tua casa. E poi dedicati uno spazio per aprire un grandangolo sulla Speranza. Fai così:
-accendi una candela profumata, tieni accanto a te il tuo quaderno di crescita
-dedica un paio di minuti ad una respirazione in cui poni l’attenzione all’aria che entra nel tuo corpo a portare ossigeno prezioso e all’aria che esce dal tuo corpo e allontana ciò che non è utile al tuo benessere (potrebbero essere solo i gas di scarto frutto della respirazione ma anche i pensieri che ti appesantiscono)
-prendi dal tuo contenitore uno dei foglietti ripiegati della precedente esperienza e riporta la domanda sul tuo quaderno. Per qualche minuto scrivi tutto ciò che dal cuore, dalla pancia e dalla mente arriva in sua risposta.
-chiudi la mattina con un respiro ed un sorriso per salutare la consapevolezza, la resilienza e la responsabilità che hai seminato dentro di te.
E ricorda, allenare la speranza è necessario.
Con la Speranza puoi surfare sulle onde della vita
e puoi imparare a navigare tra luci e ombre.
Con lei:
-puoi renderti più forte, più capace di accogliere, attraversare e superare gli eventi faticosi della vita.
-puoi aggiungere gioia, felicità e serenità anche alle situazioni più difficili.
-puoi traghettarti in una vita dove il senso e il significato assumono un ruolo fondamentale fino all’ultimo respiro.
Che aspetti dunque? Cavalca la tua tavola, allena la Speranza, lavora sulla consapevolezza e costruisci la resilienza necessaria per surfare l’oggi e per andare incontro sorridente e fiducioso al tuo domani.
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* Bibliografia
- Puoi leggere La speranza è un farmaco di Fabrizio Benedetti
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