Parole: gocce di benessere da distillare con cura

Le parole esprimono. Le parole forgiano. Le parole creano. E noi? Le spargiamo nel mondo spesso incuranti della forza e della potenza che esse racchiudono, Le utilizziamo per descrivere, e spesso ci troviamo ad etichettare; le usiamo per raccontare, e a volte ci imprigionano; le adoperiamo per guidare e spesso le carichiamo di giudizio. Eppure sono proprio le parole che possono divenire benzina per la vita e salute per il corpo. L’articolo “Parole: gocce di benessere da distillare con cura” ci aiuta a fare il punto su come oggi utilizziamo questa risorsa speciale, a disposizione di tutti e a costo zero. Sperimenteremo con 2 piccole esperienze come, attraverso il loro impiego consapevole, possiamo far lievitare il nostro benessere e la nostra felicità.

La biochimica delle parole

La ricerca scientifica ha da tempo evidenziano l’impatto delle parole sulla biochimica del nostro corpo e il benessere fisico-psicologico che ne deriva. Ad esempio:

-un linguaggio rassicurante utilizzato dai medici per creare aspettative positive attraverso possono attivare il rilascio di endorfine, riducendo la sensazione di dolore e aumentando l’efficacia degli antidolorifici (analisi pubblicata sul Journal of Pain)

-l’uso di un linguaggio positivo in situazioni stressanti può abbassare i livelli di cortisolo; le parole di incoraggiamento e supporto possono contribuire ad abbassare i livelli di cortisolo per una risposta fisiologica più sana (studio condotto dall’Università del Kentucky)

-le autoaffermazioni (frasi positive che si dicono a se stessi) possano attivare aree del cervello associate al benessere; così si migliora l’umore e si riduce l’ansia (ricerca pubblicata nel Journal of Personality and Social Psychology)

-le comunicazioni empatiche possono aumentare i livelli di ossitocina, l’ormone associato al legame sociale e alla fiducia; scegliere parole gentili e comprensive può avere un effetto positivo sulla chimica del cervello (studio pubblicato su Psychological Science)

-un linguaggio positivo e il dialogo interno costruttivo possono influenzare il benessere psicologico, riducendo sintomi di depressione e ansia (ricerche pubblicate nella rivista Health Psychology).

Come possiamo notare le parole non sono solo strumenti di comunicazione, ma rivestono un ruolo fondamentale di grande e impatto sulla biochimica del nostro corpo e della nostra mente. Le parole sono gocce di benessere da distillare con cura.

E tu quali parole scegli per te stesso?

La quotidianità ti porta a innestare il pilota automatico, quello speciale e utilissimo strumento che ti permette di surfare tra le onde mentre ti trasforma in giocoliere tra le correnti marine. E nel navigare della vita utilizziamo parole che ci portano a scontrarci con loro e a perdere l’equilibrio.

E in questo sentire spesso ci convinciamo di non essere e di non fare abbastanza. Hai mai percepito questa sensazione? Per questo oggi voglio proporti  una esperienza che potrebbe fornirti un quadro più chiaro di come stai utilizzando strumenti che, come le parole, possono venirti in aiuto come scialuppe o farti annaspare, o addirittura affogare, in un mare di difficoltà. Seguimi per scoprire indizi preziosi e comprendere come costruisci il tuo ben-vivere. Potrai trovare anche alcuni suggerimenti su come costruire meglio il tuo ben-essere. Fai così:

Lettera di presentazione

Ipotizziamo che tu abbia inviato la richiesta di un colloquio di lavoro e che a te, ora, vengano richieste un po’ di informazioni conoscitive. Ti chiedono di inviare una descrizione dettagliata di come sei oggi, una descrizione reale delle cose che ti piacciono, di quelle che non sai fare, dei tuoi punti di forza e di debolezza. L’organizzazione ti assicura che ti accoglierà a prescindere ma ha bisogno di avere un quadro reale di ciò che in questo momento sei per poi aiutarti a crescere e migliorare.

Quindi con carta e penna in mano (meglio se ti applichi sul tuo quaderno di crescita) ti chiedo di dedicarti il tempo necessario per scrivere “senza veli” ciò che senti in termini di presenza fisica, mentale, spirituale; come ti vedi nell’ambiente in cui vivi e quanto senti la tua autoefficacia.

Sei pronto a raccontare cosa vedi allo specchio, come oggi ti stai muovendo nella vita, quali sono i tuoi sogni, le tue aspirazioni, le tue delusioni? E ancora, le azioni di cui vai fiero e quelle per cui provi vergogna? Ciò che senti di poter fare e ciò che oggi pensi non potrai mai fare nella vita?

Raccontarsi e scrivere, trasferendo i pensieri dalla testa alla penna, aiuta a rendersi consapevoli cosa abita la nostra mente. E allora, che aspetti?

Fotografarsi

Fatto? Che quadro hai dipinto di te stesso? Hai utilizzato tinte scure, grigie o cangianti per descriverti?

Quanto sei proiettato “sull’esserci” per tutti coloro che ti stanno accanto? Quanto ti dedichi attenzione e cura? Solo quando senti che stai per crollare? Ti parli in modo sereno o tendi ad utilizzare un tono aggressivo, di rimprovero e di disapprovazione ogni volta che sbagli?

Complimenti ti sei appena fermato ed hai attivato il filtro della consapevolezza. Questo è il primo passo per portare allo scoperto il tuo te stesso migliore. Portarlo fuori sì, dal campo minato della tua quotidianità.

E ora passiamo al secondo step. Quello che hai scritto diventa ora solo una pagina piena di parole, di sensazioni e di emozioni. E  se al posto di essere, quelle scritte, le tue parole, tu stessi leggendo la lettera di presentazione di una carissima amica?  Cosa risponderesti a questa persona cara che si racconta e magari sminuisce sistematicamente ciò che fa e che sente che ciò che fa non è mai abbastanza? Sei pronto per seguirmi nel prossimo passo.

Sii il tuo miglior coach

Ora sei il tuo coach, quello che sa cosa si dovrebbe fare per portarti in un sentire di benessere, vitalità, felicità e autorealizzazione.  Stai per traghettarti verso una nuova consapevolezza filtrata attraverso gli occhiali dei tuoi desideri, del tuo meglio e delle tue potenzialità. Sarà così:

Prendi il brano che hai scritto in precedenza e 3 penne colorate:

-con la penna rossa traccia una croce su tutte le parole che generano ansia, che evidenziano fatica e che attivano stress; su ogni “sono” che caratterizza le tue affermazioni; su tutti i “devo” che incontri leggendo.

-con la penna azzurra aggiungi a margine del foglio parole come “ora”, “allora” “oggi” “in questo momento” “desidero” “scelgo” “trasformo” “posso” “mi sento” “voglio” e altre parole che possono dare un senso di apertura dentro a una situazione, di libertà nel decidere il tuo agire. 

-con la penna verde trasforma il brano in una descrizione che si trasforma in un sentire ricco di nuovi semi di fioritura e di miglioramento. Come tocco finale colloca le parole scritte in azzurro al discorso, dove senti possano dare vigore al tuo agire.

Se ti trovi a far fatica anche solo dopo aver fatto poche correzioni, ricorda che stai rispondendo alla tua migliore amica; rileggi con attenzione ciò che hai modificato e assapora il gusto di questo nuovo modo di parlare e di scrivere. E domandati: “Come sta cambiando la mia percezione, attraverso il filtro di parole che parlano al cuore?” “Cosa sta succedendo dentro al mio corpo, alla mia biochimica; sento che sto iniziando a costruire il benessere che desidero?

E’ solo procedendo a piccoli passi che puoi portare piccoli ma significativi aggiustamenti alla tua rotta verso la felicità.

Le parole: gocce di benessere da distillare con cura

Sarà questo il nostro impegno quotidiano: individuare le parole che ci portano a vivere in armonia e sulla cresta dell’onda nella nostra vita. Ora lo sappiamo, in ogni situazione cambiare le parole può sollevarci e farci trovare un modo nuovo per attraversare i momenti con più consapevolezza. E questa nuova prospettiva produce gli ormoni e i neurotrasmettitori necessari a traghettarci fuori da impotenza e rassegnazione. Perchè non provare allora?

A te la responsabilità di distillare con cura le gocce di benessere nascoste dentro alle parole.

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