La musica e il canto possono diventare strumenti efficaci per aiutarti a vivere in leggerezza le pratiche assistenziali quotidiane se convivi con la demenza?
Certamente si!
Quante volte ci siamo trovati ad avere la pelle d’oca ascoltando la nostra canzone preferita?
Lucia è un anziana che convive con la demenza da 6 anni e molto spesso rimane seduta per ore con lo sguardo fisso nel vuoto rifiutando le attenzioni della figlia che cerca di coinvolgerla nella cura di se o nelle semplici faccende quotidiane.
Ogni volta però che ha l’opportunità di ascoltare la sua canzone preferita: ”Romagna mia”, le brillano gli occhi , il suo volto si illumina con un meraviglioso sorriso e con il piede batte il tempo a terra,
se la figlia la invita a ballare accoglie con gioia e pur con qualche difficoltà dovuta all’età si lascia condurre dalla melodia, canta la canzone e ripete a bassa voce mentre balla il nome del marito Bruno.
Quando la mamma era più giovane, ci racconta la figlia durante il Laboratorio Sente-Mente ®, amava con il marito partecipare alle feste paesane per avere l’occasione di poter ballare, quando i figli sono cresciuti hanno iniziato a frequentare il sabato sera un locale insieme ad altre coppie dove si ballava il liscio.
Erano questi i momenti di svago, di leggerezza che davano la carica per affrontare i problemi della vita!
Per Ines la musica diventa uno degli strumenti che toccano le corde del cuore, lei non è in grado di raccontarci con le parole quello che prova, ma il suo corpo comunica attraverso il sorriso, il suo battere il tempo con il piede, il ricordare i passi della sua danza preferita, esprime la felicità che scaturisce dalla sua memoria emozionale, ricordi che si sono impressi in modo indelebile nel suo cuore e che con la musica riaffiorano.
La memoria emozionale è quella che conduce Lucia a ricordare le parole della canzone ed i passi della danza perché legati ad un ricordo che le ha fatto battere il cuore, è quella che ogni persona che convive con la demenza ha la capacità di “sentire” quando è vicina alla propria moglie o al proprio marito o ai propri figli, perché ricorderà sempre e comunque le sensazioni vissute attraverso un sorriso, una carezza, un abbraccio.
Per Lucia un’altra attività che la rilassa quando cerca disperatamente di tornare a casa nel tardo pomeriggio, è quella di trovare quei luoghi ricchi di affetto e di ricordi nelle vecchie foto ingiallite della sua famiglia, perché quelle immagini che si trovano dentro la sua memoria autobiografica sanno riportare il suo cuore dentro ”CASA”!
Ecco che la musica, le immagini, il con-tatto con le persone care sono i canali e gli interruttori per accendere le relazioni con queste persone, per poter instaurare una relazione di fiducia, per creare complicità in ogni attività della giornata.
Potremmo sicuramente dopo aver mosso qualche passo di danza con i nostri cari proporre di rinfrescarci un po’ perché ci sentiamo un po’ sudati, sarà questa l’occasione per far vivere una doccia meravigliosa durante la quale lasciarci condurre dalle note della loro canzone preferita continuando a canticchiarla insieme.
Il semplice atto del lavarsi si trasformerà così per voi e per loro in un momento piacevole capace di emozionare creando benessere non solo per il corpo ma soprattutto per l’anima.
Sperimenta queste strategie e raccontami come è andata sarò felice di poterti leggere
#giorgina_felicitatrice