Alzheimer: Il movimento riscalda e ravviva le giornate invernali
Le giornate si fanno sempre più frizzanti preludio di un inverno che ci invita a vivere la casa come il luogo della quotidianità e ci chiede di ridefinire la giornata assieme al nostro caro che vive con demenza. Ecco che può presentarsi il desiderio di coprirsi, sostare accanto al camino ed a volte si ha voglia di stare sotto le coperte più a lungo.
- L’abbigliamento: è importante che venga scelto in base alla percezione del proprio caro che potrà alle volte indicarvi le sue sensazioni spogliandosi o cercando di coprirsi, mentre altre volte lo osserverete dalla sudorazione o da mani e piedi freddi. Potrebbero mostrare una percezione della temperatura abituale per loro, ma potremmo trovarci ad accogliere una loro diversa percezione del freddo e caldo. È importante che l’abbigliamento faciliti sempre le loro possibilità di movimento. Rispettando sempre l’identità e le abitudini della persona con demenza, si possono scegliere tessuti elastici, morbidi e che offrano amplio spazio per i movimenti e la comodità di braccia e gambe, in modo che possano fare da soli o sia più facile per chi è accanto essere di aiuto, prevenendo l’insorgenza di dolore nelle zone più fragili. A tale scopo meglio vestire per primo l’arto che ha minori possibilità di movimento. Se il proprio caro prova dolore alla schiena oppure nella zona del collo, ma muove le braccia con facilità nello spazio sotto alla linea delle spalle, è importante iniziare ad indossare gli abiti (maglietta intima, camicia, maglia…) a partire dal capo per poi completarla con le braccia. Meglio se si calza il braccio con il gomito piegato e la spalla chiusa per ridurre le tensioni muscolari.
- I momenti di riposo possono essere riscaldati dal tepore della stufa, da una coperta calda o da una bevanda che aggiunga sapore e benessere ad un momento speciale di relax. Se il proprio caro sosta diverse ore a letto, è importante valutare insieme al fisioterapista del territorio la possibilità di utilizzare un determinato tipo di materasso che prevenga la nascita di lesioni alla cute: statico per prevenire arrossamenti e facilitare il movimento, o dinamico, ad aria, a pressione alternata o pulsata, di altezza variabile in base alle necessità di prevenzione e cura delle lesioni da pressione. Questo speciale materasso ha la funzione di modificare le pressioni nelle varie aree del corpo per tutto l’arco del tempo in cui il proprio caro resta a letto. La pressione viene regolata in base al peso corporeo della persona, chi vi fornisce il materasso o il professionista sanitario che lo ha consigliato vi offriranno le migliori indicazioni.
- Aiutare il proprio caro a cambiare posizione quando trascorre molto tempo a letto è fondamentale per evitare arrossamenti, lesioni da pressione, favorire la percezione e il rilassamento del corpo. Quando siamo noi ad avere cura di sollevare dalle pressioni del loro corpo, possiamo scegliere di aiutare il nostro caro ad accomodarsi in posizioni confortevoli, ad esempio sul suo fianco preferito per accompagnarlo al sonno o alleggerire tensioni lombari ponendo un cuscino tra le gambe. Per facilitare questa posizione possiamo porre un cuscino dietro la schiena che lo faccia sentire accolto. La posizione laterale è anche la migliore dopo qualche ora di sosta in carrozzina o poltrona per alleggerire la zona del bacino. La posizione supina può essere la seconda scelta per permettere di distendere la colonna vertebrale e la si potrebbe rendere più confortevole con il sollevamento delle gambe o facilitando il respiro ponendo la testata sollevata di almeno 30°, o due cuscini avendo cura di farli scivolare sotto le spalle in modo da mantenere l’allineamento del capo e rilassare la zona cervicale. Se il proprio caro che vive con demenza tiene le gambe molto vicine potremmo aiutarlo a ridurre le tensioni della muscolatura adduttoria con un cuscino posizionato per il lungo che permetta di mantenere una distanza tra le ginocchia ed i malleoli, evitando arrossamenti. Quando il proprio caro ha piacere di fare la colazione a letto è bene aiutarlo ad accomodarsi in una posizione semi-seduta (attraverso i servizi territoriali competenti è possibile richiedere un letto articolato manuale o elettrico). Se la persona sta riposando in una stessa posizione per un tempo prolungato (più di 2-3 ore) o se ama o può mantenere una sola posizione a letto, si può consentire al suo corpo di alleggerire le pressioni anche solo spostando dolcemente di qualche grado i talloni, le spalle ed il bacino sul piano orizzontale (da dx a sx o viceversa). Un triangolo di posizionamento può essere un semplice ed efficace strumento di cui la persona può avvalersi per cambiare posizione ogni qualvolta ne sente il bisogno o sostenervisi quando cambia posizione con il nostro aiuto.
- Accompagnare al riposo, una volta distesi a letto, potrebbe prevedere un rituale di rilassamento che aiuti corpo e mente a trovare tranquillità, potrebbe essere bello ascoltare una musica 432 Hz, leggere qualche pagina di un libro amato, abbassare la luminosità dell’ambiente. La scienza ci dice che le migliori ore per un sonno ristoratore sono dalle 10 di sera alle 6 del mattino.
- Se il proprio caro è abituato a riposare rimanendo seduto, una poltrona confortevole può risultare un’alternativa molto apprezzata: permettere di sollevare le gambe avendo cura che siano sostenute in tutta la loro lunghezza e di appoggiare maggiormente la schiena aggiungerà ulteriore comfort e favorirà il rilassamento.
Rispettando i tempi della persona con demenza, ci si può divertire insieme nel riscaldare il corpo attraverso il movimento: battere le mani, passare dalla posizione seduta a quella in piedi per più volte, sollevarsi sulle punte o sui talloni, se occorre appoggiandosi ad un tavolo.
Se il vostro caro preferisce muoversi all’aria aperta, pianificate uscite regolari nelle ore più calde, scegliendo insieme l’abbigliamento adeguato, accompagnandoli con la carrozzina o camminando offrendo l’opportunità di passeggiare a braccetto, avvalendosi del bastone o l’ausilio che sono soliti utilizzare per alleggerire la fatica e aumentare la sicurezza. Uscire, anche solo in giardino, può essere l’occasione per arieggiare la casa ed ossigenare l’ambiente.
Nelle giornate di pioggia, se non desidera uscire con l’ombrello, l’energia può essere messa in circolo grazie all’impegno in attività di vita quotidiana o una bella pedalata in cyclette.
Diamoci il permesso di accogliere ogni opportunità che l’autunno e l’inverno sanno offrire gustandole insieme ai nostri cari.